Tra i tanti aspetti da considerare per diventare un buon Export Manager non manca la logistica:, ci� significa che essere in grado di progettare reti distributive a livello mondiale � parte integrante del bagaglio culturale richiesto ad un competente professionista dell�export. Oltre a confrontarsi con i diversi mercati internazionali e con le diverse culture, ci sono molte nozioni da approfondire, come la conoscenza delle norme sull’esportazione, soprattutto al giorno d’oggi in un panorama in cui l’e-commerce del vino sta avendo sempre pi� successo. Il docente di Logistica e Supply Management, Andrea Payaro, che ha tenuto un corso al Master in Export Management della Fondazione Mach,
ci ha raccontato quali sono le principali problematiche della logistica nel settore vinicolo e in che modo un buon Export Manager pu� affrontare le complesse dinamiche legate alla logistica internazionale del vino.
Qual � la Sua esperienza professionale nel settore della logistica?
Da oltre 15 anni mi occupo di Supply Chain Management. Lavoro in diversi settori industriali, dal food al metalmeccanico. In particolare sono molto specializzato in alcuni Paesi dell�Est Europa con i quali lavoro a vari progetti da tempo. In questi Paesi vi � molto interesse per i nostri processi produttivi e per la nostra organizzazione, tanto che si stanno evolvendo molto rapidamente facendo tesoro degli errori che le aziende italiane hanno commesso.
A suo parere, quali sono le maggiori difficolt� nel formare dei futuri export manager?
Un export manager � un professionista che deve confrontarsi con diversi mercati e culture. Diviene difficile riuscire a fornire indicazioni sufficienti per fare fronte alle esigenze di diversi Paesi nel mondo.
Secondo lei quali sono le caratteristiche ideali per un export manager oggi?
Un export manager deve essere ben orientato alle relazioni interpersonali. Deve avere grande sensibilit� nel riuscire a capire le diverse culture con cui si dovr� confrontare e dovr� essere in grado di conoscere almeno due tra le principali lingue per essere autonomo nelle trattative con i potenziali clienti. L’elemento che fa la differenza � una forte predisposizione per l�internazionalizzazione. A questo si deve affiancare una corretta conoscenza degli strumenti che le tecnologie dell�informazione e della comunicazione mettono a disposizione per semplificare i flussi dei materiali.
Durante le lezioni alla Fondazione Mach � riuscito a percepire quali sono le maggiori aspettative dei partecipanti?
Mi sono reso conto che spesso vorrebbero delle risposte a situazioni specifiche. Io ho rispondo che non esistono soluzioni di tipo “copia e incolla”. Nella progettazione di un sistema distributivo � necessario conoscere il DNA dell�azienda per cui si lavora, per cui non � possibile dare soluzioni se non si conosce in dettaglio la realt� aziendale.
Quale � stato l’argomento delle sue lezioni?
Mi occupo di logistica e supply chain management, perci� mi sono concentrato sull�esigenza di essere in grado di progettare reti distributive mondiali. Durante le lezioni, ad esempio, ho presentato l�incidenza dei costi logistici per ogni bottiglia di vino nel caso in cui vengano scelte alcune tipologie di bottiglie e di scatole per contenerle. Se un export manager non fa queste valutazioni pu� arrivare ad avere un incidenza di costi logistici molto alti che potrebbero rendere il prodotto non competitivo in un mercato.
Logistica e adempimenti per l�export oggi: qual � la difficolt� pi� grande da superare?
Pi� che progettare la rete distributiva, il problema � riuscire a conoscere tutte le norme necessarie per l�esportazione. Con l�avvento dell�e-commerce, poi, questo diventer� sempre pi� complesso in quanto si hanno tempi sempre minori per riuscire a progettare la giusta distribuzione con la giusta documentazione.
Andrea Payaro ha una laurea in Ingegneria Informatica, un dottorato di ricerca in Ingegneria Gestionale presso l�Universit� di Padova e ha frequentato un corso di specializzazione post-dottorato in Ingegneria Gestionale. � consulente certificato da ELA (European Logistics Association) al massimo livello di competenza. Dal 2000 sviluppa attivit� di consulenza direzionale nell�ambito delle strategie, operations aziendali, logistica e organizzazione dei magazzini. � vice presidente di SCM Academy (Supply Chain Management Academy). Dal 2009 � docente Esperto del Comitato Centrale dell’Albo dell’AutoTrasporto – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal 2013 � formatore di corsi sul Warehouse management presso ONU � United Nations Logistics Base Brindisi. Da Gennaio 2015 � responsabile scientifico del Master in Supply Chain Management organizzato presso MIIT, Politecnico di Mosca. Da Settembre 2015 � membro del comitato scientifico de International Conference of Contemporary Marketing Issues (ICCMI 2016).