Ne arrivano ogni giorno via mail, e a volte, diciamoci la verità, non vengono nemmeno letti. Di cosa stiamo parlando? Di profili professionali, che ogni azienda riceve in maniera seriale.
Ci sono dei momenti, all’interno di un’azienda, in cui bisogna “fare il punto della situazione”, e cercare in maniera oculata una figura professionale che corrisponda alle esigenze emerse.
Come procedere a scegliere il candidato giusto senza rimanere disorientati? Vediamo assieme 6 step, che potranno tornarvi utili.
1- Porsi le domande giuste prima di partire. Un vecchio detto dice che “Se non sai cosa cerchi, non sai cosa trovi”. É fondamentale chiedersi cosa si sta cercando; quali sono gli obiettivi dell’inserimento di una nuova figura professionale all’interno dell’azienda; quali attività dovrà svolgere; quali traguardi dovrà raggiungere e in quanto tempo; quale supporto saremo disposti a dargli; che caratteristiche umane e relazionali dovrà avere; come si integrerà nel nostro habitat aziendale.
2- Attivare tutti i canali di ricerca, in modo da individuare il target più appropriato in cui poter operare una selezione. Dal passaparola, ad annunci su siti specializzati, ai social, a LinkedIn (ovviamente): tutto può tornare utile. L’importante è non avere fretta, e non precludersi “coup de théâtre”: non si sa mai da quale fonte può arrivare la soluzione che cerchiamo! Percorrendo le vie più formali, fino ad arrivare a quelle più informali, è fondamentale ricordarsi di tenere uno sguardo sempre ampio sulle varie offerte di collaborazione che ci vengono fatte.
3- Leggere tra le righe: analizzando un curriculum, potremmo cogliere delle cose che catturano il nostro interesse. Questo vale anche per le cose che vengono omesse. Perchè il candidato dice/non dice alcune cose? Sempre sulla scia del buon senso, e con l’intento di capire, più che giudicare, chiediamoci perché alcuni profili sono impostati in un determinato modo, e proviamo a immaginare quanto emerge, oltre ai vari titoli e alle esperienze di lavoro elencate, in termini di personalità e originalità. Potrebbe rivelarsi una buona pista da seguire.
4- Preparatevi allo speed dating. A volte serve molto tempo per capire chi si ha davanti, a volte meno. Pochi minuti possono bastare per decidere se chi si presenta per una candidatura fa al caso vostro? A conti fatti, sarà il tempo a darvi ragione, però, se concentrate la presentazione del candidato, o preparate l’incontro in un contesto atipico, a seconda della sua reazione, delle strategie che adotterà, e della necessaria selezione che dovrà fare nel suo discorso di presentazione, potrete capire delle cose molto indicative.
5- Decidere: continuare a pensare che altrove esista il candidato perfetto, non fa che alimentare dubbi e confusione. Ogni situazione, ogni persona, ogni scelta professionale, è suscettibile alla perfettibilità (per fortuna!). Questo non vuol dire che esista una reale possibilità di perfezione (è una trappola anche solo il pensarlo!), ma che se ci sono le condizioni di base, chiare a entrambi le parti, e davvero esistono obiettivi comuni, si può lavorare su quelli, in un clima di costante miglioramento.
6- Affidatevi “a chi se ne intende”! Applicare i cinque passi precedenti, non richiede capacità apparentemente impossibili da attuare. Richiede però molto tempo, e conoscenze giuste, che non riguardano solo le logiche e l’amministrazione d’impresa, ma anche la formazione, e la gestione di risorse umane. Spesso, affidarsi a chi da anni si occupa di recruiting, vuol dire risparmiare tempo e risorse, oltre che avere una scelta più ampia. Noi di Wine People, proprio in questi giorni, con il progetto Talent, stiamo presentando “un book” con i migliori profili di export manager italiani del settore vinicolo. Probabilmente, faresti bene a darci un’occhiata!
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