Si parla anche di enoturismo al TTG Travel Experience, che si sta svolgendo in questi giorni nel quartiere fieristico di Rimini.
Tra gli oltre 200 eventi in programma non potevamo mancare al seminario con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia dedicato alle prospettive dell’enoturismo, momento di confronto con Floriano Zambon dell’Associazione Città del Vino, Nicola D’Auria del Movimento Turismo del Vino e Sebastiano De Corato consigliere delegato sull’enoturismo di Unione Italiana Vini.
A tenere le fila Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, Consigliera del Ministro del Turismo per il Turismo Enogastronomico, da poco nominata amministratore delegato dell’Enit Agenzia Nazionale del Turismo.
“Nel 2022 l’Italia sarà la capitale dell’enoturismo mondiale, una scelta che arriva dall’ Unwto, l’organizzazione delle Nazioni Unite che governa il turismo mondiale, non dobbiamo farci cogliere impreparati!” esordisce il Ministro Garavaglia.
È un’enorme opportunità, anche di confronto con oltre 150 nazioni che saranno coinvolte, che va messa a sistema con tutto il territorio, servono progetti per innovare e strutturarsi.
C’è la necessità di un piano strategico di sviluppo del turismo enogastronomico, un progetto che vedrà il suo culmine ad Alba nel settembre 2022 ma che inizia già con un tavolo di lavoro attivo, di ascolto di tutte le categorie coinvolte, anticipando l’evento in Piemonte con una serie di momenti di confronto organizzati in tutta la penisola, per fare rete e per diffondere buone pratiche.
“Il prossimo settembre sarà l’occasione per presentare il sistema Italia e il suo turismo del gusto, uno dei pilastri delle ripartenza post Covid”.
Cosa è emerso dal confronto con gli altri speaker? Per Zambon sarà determinante la digitalizzazione, l’attenzione alle infrastrutture e il fare squadra con altre realtà come il mondo dell’olio. Nicola D’Auria del Movimento Turismo del Vino ha riportato l’attenzione a come la pandemia ha dato l’opportunità alle cantine di reinventarsi con grande voglia di fare, cercando di destagionalizzare l’accoglienza, ricordando la necessità di norme attuative chiare sul decreto dell’enoturismo. Anche la formazione risulta un asset fondamentale per De Corato di Unione Italiana Vini, auspicando la nascita di un albo dedicato a chi fa accoglienza in cantina.
Dal Portogallo alle colline Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, il passaggio di testimone è stato formalizzato, saremo pronti? Noi ne siamo certi!