ONAV – organizzazione nazionale assaggiatori vino – è un’organizzazione nata nel 1951 che si riserva di proporre corsi di formazione che siano adatti a tutti.
Essendo io una principiante, il corso ONAV per Wine Connoisseur è sicuramente la formazione adatta al fine di offrirmi un’infarinatura generale sul mondo del vino.
Partiamo dal principio: quando ci si iscrive ad un corso ONAV, l’organizzazione fa recapitare all’indirizzo desiderato un pacco con all’interno gli strumenti necessari per affrontare le lezioni.
Ora, immaginatevi una ragazza di 24 anni, alta poco più di un metro e sessanta, che sale le scale di casa con, tra le braccia, uno scatolone gigantesco di almeno 5 kg.
Il sigillo del pacco ha avuto vita breve giacché l’ho prontamente cominciato ad aprire con la gioia ed il sorriso di una bambina la mattina di Natale.
Tra una bottiglia di Bellavista, vari campioni di vino per la degustazione, calici e un manuale, la mia curiosità è cresciuta così come sono cresciute le mie aspettative.
Indipendentemente dal fatto che le nozioni ricevute nelle prime lezioni mi fossero nuove ed estranee, quello che mi ha piacevolmente stupita del corso per Wine Connoisseur è che ogni due settimane circa c’è una lezione di degustazione live in cui è possibile interfacciarsi con gli esperti ONAV ed assaggiare con loro alcuni dei campioni di vino che ci sono stati recapitati.
L’esperienza è stata per me significativa non tanto per le cose che ho imparato, ma piuttosto perché mi ha dato la possibilità di conoscere più profondamente i miei genitori.
Anche in questo caso, partiamo dal principio: è un mercoledì sera, sono le 20.30 circa e sono preparata per la lezione con il pc davanti, il manuale sottomano, i calici e i campioni di vino.
Sono in cucina ed inizio tranquillamente la lezione quando, dopo qualche minuto, arriva mia madre dal salotto e si siede di fianco a me con aria interessata. Poco dopo rientra mio padre dal lavoro e cena in cucina ascoltando anche lui la lezione.
Con mia somma sorpresa, nessuno dei due si dilegua e rimangono entrambi incollati alla sedia finché non arriva il momento di degustazione vero e proprio.
Apro la bottiglietta, verso il vino e seguo, concentrata, le istruzioni dello speaker finché mia madre, impaurita dal fatto che avessi il microfono del pc acceso, mi sussurra: “Posso assaggiare anche io?”.
A questo punto si crea una situazione surreale: io annuso il vino, cerco di farlo roteare nel modo corretto, lo assaggio e passo avanti il calice ai miei genitori.
Creiamo una catena del tutto naturale e scopro che a mia madre i vini astringenti non piacciono mentre mio padre ha un atteggiamento assolutamente disinvolto, si trova pienamente a suo agio quasi facesse degustazioni tutti i giorni.
La reazione dei miei genitori è stata preziosissima perché per me è sicuramente importante imparare cose nuove, ma lo è altrettanto condividerle con chi ho di più caro.
Perciò, grazie ONAV.
Grazie per avermi insegnato le caratteristiche dello Chardonnay, del Trebbiano Romagnolo, del Barbera e del Nebbiolo, ma soprattutto per avermi regalato due ore di qualità a tema vino con mamma e papà.