Sta andando in scena in questi giorni e fino al 28 febbraio il Vancouver International Wine Festival
giunto alla 38esima edizione, festival dedicato al vino e al cibo. Stanno prendendo parte all’evento 155 cantine provenienti da 14 Stati diversi del mondo, tra cui 60 esclusivamente italiane. La Vancouver Wine Festival Society ha dato vita a questo festival per far fare al pubblico e agli esperti del settore un’esperienza informativa ed educativa sul mondo del vino. Inoltre vuole essere la migliore opportunit� per creare rapporti commerciali tra le cantine partecipanti e i partners del festival. La novit� del 2016 � l�Italia come Paese ospite, a cui � dedicata una settimana di degustazioni a tema di vini provenienti da nove regioni italiane. Un terzo delle aziende italiane partecipa per la prima volta, mentre tra le regioni partecipanti ci saranno Veneto, Toscana e Piemonte.
“Siamo onorati di accogliere i migliori produttori e i maggiori rappresentanti delle cantine al nostro festival ogni anno – ha affermato Harry Hertscheg, VIWF executive director -. I partecipanti avranno accesso esclusivo ai vini in degustazione e saranno in grado di connettersi con figure di spicco del vino e la cultura italiana”. Con l’Italia come Paese tema 2016, il focus � sulle uve, vini e le personalit� che hanno reso l’Italia leader nel mondo del vino.
Secondo i dati diffusi, il vino italiano � secondo solo agli Stati Uniti nel valore delle vendite di vino di importazione in British Columbia. “Questo raduno di produttori italiani consentir� agli amanti del vino di Vancouver di esplorare nove delle regioni italiane con il fine di scoprire una straordinaria gamma di uva, pi� di 50 variet� nella sala degustazione! � ha dichiarato David Hopgood, membro del VIWF – Nessun altro paese al mondo potrebbe offrire una tale gamma diversificata di vitigni rari”.
In Canada il consumo di vino aumenta a un ritmo accelerato rispetto al resto del mondo, tanto che tra il 2012 e il 2016 � previsto in crescita di oltre il 14%, cio� tre volte pi� della media globale e con un orientamento verso i prodotti premium. Salgono anche i vini italiani, con un incremento del 2,5% in quantit� e del 9,2% in valore nel 2015. Tra i vini italiani, aumenta la richiesta di vini biologici e sostenibili e cresce il successo del Prosecco, ma sono Pinot Grigio, Sangiovese, Bardolino, Valpolicella, Barbera e i vini rossi in genere a rappresentare la zoccolo duro delle importazioni dall�Italia; bene anche i super premium come Brunello e Barolo.