I mercati asiatici sono la sua passione, per cui ha spostato il centro del suo mondo sempre pi� ad est. Dall�Italia si � spostato a Praga, dove vive oggi, e da cui parte per i suoi numerosi viaggi in Giappone, Cina, Corea� Lui � Roberto Bosticco, consulente senior per aziende vinicole italiane all�estero, � uno dei tanti italiani che vivono fuori dal Belpaese, ma che portano alta la bandiera del vino italiano nel mondo.
Con lui abbiamo parlato di cosa le aziende italiane potrebbero fare meglio, di quello che gi� fanno e di come il mercato asiatico stia cambiando� in positivo.
Come ha iniziato a lavorare nel mondo del vino?
Sono nato in Piemonte ma cresciuto a Parma. Fin da ragazzino non riuscivo a stare fermo. Per pagarmi le vacanze ho cominciato a lavorare come barista in un ristorante: la fortuna ha voluto che fosse un ristorante stellato dove si stappavano bottiglie fantastiche. Il proprietario era un visionario appassionato di vini. Fu lui a farmi assaggiare la prima annata di Sassicaia ed a farmi innamorare di ristorazione e di vino. Non ero, e non sono, tipo da stare fermo dietro ad un bancone: iniziai come agente in provincia di Parma, e dopo pochi anni ero gi� responsabile di area.
Di cosa si occupa oggi?
Oggi mi occupo di fare crescere piccole aziende che hanno grande potenziale ,ma non riescono a fare il quantum leap, il grande salto che sposta il fulcro del business a livello internazionale. Durante i miei 30 anni di carriera, ho spesso conosciuto cantine interessanti alla quale non mancavano i buoni vini ma la comunicazione o la visione globale o la strategia. Il mio ruolo non � quello di cambiare niente e nessuno, piuttosto quello di far crescere e sviluppare, in maniera professionale e proficua, le grandi potenzialit� delle piccole cantine. Il mio mantra � che anche le piccole cantine devono pensare in grande.
Quali sono i suoi interlocutori?
I miei interlocutori sono quei produttori che vogliono crescere e che si rendono conto di non poterlo fare da soli. Io fornisco il know-how, la conoscenza, le informazioni e loro ci mettono i prodotti. Le aziende vengono da me ed io le ascolto: parliamo di sogni, visioni, ideali ma anche di mercati, budget e strategie. Quando assaggio un vino, so gi� dove sfonder�, so gi� se piacer� ai giapponesi o ai coreani e so gi� a quale importatore potrebbe interessare, e come arrivarci. Le mie competenze acquisite in tanti anni di appassionato lavoro, fanno risparmiare mesi di ricerche e di errori alle aziende che si affacciano su nuovi mercati.
Quali mercati tratta?
Durante la mia carriera li ho toccati praticamente tutti, ma posso senz�altro dire che Europa e Asia sono le zone del mondo dove ho pi� esperienza e contatti. Uno dei miei sogni (si, ne ho ancora tanti�) � vivere sei mesi l�anno a Tokyo bevendo Barolo e Vino Nobile insieme ai miei clienti e amici laggi�.
Qual�� il consiglio che si sente di dare alle aziende vinicole italiane che vendono all�estero?
Essere professionali: prodotti eccellenti sono l�indispensabile base di partenza in un mercato ormai cos� saturo e competitivo, ma poi serve una visione aziendale solida, progetti innovativi, seri e pieni di passione. Invito tutti a non avere timore di affidarsi a professionisti seri per fare quello che non si riesce a fare da soli perch� la professionalit� e la formazione, a mio avviso, non sono costi, sono investimenti che possono essere calcolati nel breve e nel lungo periodo. Investimenti che portano profitti. Abbiamo una sola occasione per fare una buona prima impressione a clienti e possibili acquirenti: il mio consiglio � di non sprecare questa occasione.
Pregi e difetti dei vini italiani all�estero?
Pregi: la qualit� e l�unicit�, ancora imbattibili nonostante i grandi progressi dei cosiddetti “vini del nuovo mondo”.
Difetti: l�inguaribile confusione italiana nel proporsi.
Ha una “specializzazione” sui mercati dell�est asiatico: qual�� il mercato pi� interessante oggi e perch�?
La mia non � una vera specializzazione nei mercati asiatici, la mia � una passione che mi ha portato spesso a spostare il centro del mondo ad est. Quando viaggio in Giappone mi sento a casa, quando sono a Singapore capisco le persone come a Parma. Non so perch� ma mi piace. Ma per risponderle meglio, dopo tanti anni in cui ci si � in fondo limitati a parlarne, oggi la Cina sta davvero diventando concretamente interessante. Per chi invece � gi� ben strutturato, Thailandia, Vietnam e Taiwan sono nazioni che stanno avanzando molto velocemente e stanno iniziando ad apprezzare qualit� e cultura che stanno dentro la bottiglia, non pi� solo l�etichetta.
Biografia
Nato in Piemonte nel 1964, Roberto Bosticco vive oggi a Praga. Ha iniziato come agente nella zona di Parma e da l� � stato direttore commerciale di aziende italiane della Franciacorta, del Piemonte, dell�Emilia Romagna e della Toscana. Dal 2013 al 2014 � stato direttore generale per un importatore della Repubblica Ceca. Dal 2015 � Senoi Consultant libero professionista per diverse aziende italiane.