Si è tenuta oggi a Roma, all’interno dell’Auditorium Loyola del Centro congressi Fontana di Trevi la conferenza stampa di presentazione della 54ª Edizione di Vinitaly che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 Aprile 2022.
Maurizio Danese, Presidente di VeronaFiere, ha ricordato le sofferenze e le difficoltà che hanno caratterizzato gli ultimi 2 anni ed ha voluto ringraziare l’intero comparto che ha saputo stringere i denti ed il Governo che ha fatto la sua parte nel momento del bisogno.
“Da Verona e dal Vinitaly vogliamo portare segnali di fiducia e speranza, Vinitaly torna alla condizione pre-pandemica, in questi due anni abbiamo mantenuto i rapporti con i nostri clienti tramite il digitale.
Abbiamo segnato la ripartenza degli eventi in presenza prima a giugno 2021 con OperaWine e poi con Vinitaly Special Edition ad ottobre dell’anno scorso”.
Saranno 4.400 gli espositori presenti all’edizione 2022, provenienti da 19 nazioni, un ottimo risultato che premia il piano di sviluppo stilato nel 2018 e basato su 3 elementi chiave:
- il potenziamento del business in fiera,
- la seleziona più accurata degli espositori,
- l’incremento della presenza straniera.
Inoltre Vinitaly ha incrementato la presenza di buyer esteri, saranno infatti 700 i top buyer da 50 Peasi esteri presenti alla manifestazione, di cui 130 dagli USA e dal Canada (i monopoli canadesi saranno tutti presenti in fiera).
Danese ha sottolineato l’importanza di Vinitaly e di tutte le fiere soprattutto per le PMI: “Vinitaly è fondamentale per lo sviluppo delle aziende, soprattutto per le piccole e medie imprese, ricordiamoci che il 50% dei contatti sviluppati si fanno in fiera. Come dimostrano le ricerche, ogni euro investito in fiera produce 63€ di fatturato per le aziende senza contare l’indotto che ne deriva”
In conclusione Danese ha voluto evidenziare l’impegno di VeronaFiere per quanto riguarda la sicurezza di Vinitaly: “Abbiamo installato telecamere per verificare eventuali assembramenti ed intervenire celermente”.
Il Sindaco di Verona, Federico Sboarina ha applaudito VeronaFiere per essere stati i primi a ripartire con gli eventi in presenza grazie a Operawine e Vinitaly Special Edition nel 2021.
Il Sindaco ha posto l’accento sugli investimenti e sulle infrastrutture del futuro: “Da qui ai prossimi anni vedrete una città ed un Vinitaly diversi; arriverete a Verona e in fiera con l’alta velocità, troverete uno dei più grandi parchi urbani a livello europeo e un nuovo casello di ingresso di Verona Sud, che migliorerà la viabilità. Il Comune ha deciso di investire sulla fiera e sulle infrastrutture, siamo sulla rampa di lancio”.
Roberto Luongo, Direttore Generale di Agenzia ICE ha concentrato il suo intervento sull’obiettivo di rendere centrale Vinitaly come appuntamento mondiale numero uno a livello globale per il vino, non solo attraverso l’incremento degli operatori stranieri ma anche di professionisti della comunicazione.
Luongo ha anche messo in evidenza l’importanza degli appuntamenti di “Speed Dating”, in cui buyer e produttori hanno l’occasione di entrare in contatto diretto e sviluppare potenziali accordi.
Il responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini ha presentato la ricerca “Gli italiani e il vino” da cui emerge che 9 italiani su 10 consumano vino.
La ricerca ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino nel 2022 attraverso la comparazione con una analisi molto simile realizzata nel 2019.
Rispetto al 2019 sono diversi i caratteri di novità anche legati alle tipologie preferite. Secondo l’indagine il trend di crescita più marcato riguarda i consumi di vini mixati (spritz) e delle bollicine che registrano un aumento trasversale sia tra i giovani Millennials che tra i Boomers. I vini bianchi ed i rosè sono invece più legati a consumatori giovani.
Il consumo di vini bianchi è cresciuto soprattutto per le donne ed i rosati hanno avuto un maggiore incremento per il genere maschile.
Per quanto riguarda le quantità consumate (bicchieri a settimana), aumenta particolarmente la percentuale di consumatori che bevono più di 7 bicchieri a settimana (dal 12% del 2019 al 16% del 2022).
I canali di acquisto più gettonati per il consuo off-trade sono stati i discount, a discapito degli iper e supermercati. Tra tutti i canali quello che è aumentato di più è l’e-commerce, si è passati dall’1% del 2019 al 6,1% nel 2022.
Il 70% degli italiani ritiene che il vino consumato in quantità moderata non causi problemi alla salute.
Per quanto riguarda i vini dealcolati e a bassa gradazione i più possibilisti sono i giovani (un 60% li proverebbe per curiosità), mentre i Boomers non ne vogliono sentire parlare.
Secondo l’indagine i vini del futuro che traineranno i consumi saranno quelli biologici e sostenibili. Anche in questo caso sono i Millennials i più convinti sostenitori di questa tendenza. I vitigni autoctoni perdono terreno rispetto ai vini bio/sostenili, mentre i vini rosè stanno crescendo molto bene.
I produttori sostengono un prezzo per poter fare vino biologico o sostenibile ed i consumatori sembrano essere disposti a riconoscere questo impegno: solo 2 consumatori su 10 dichiarano di non essere disponibili a pagare di più.
Giovanni Mantovani, Direttore generale di VeronaFiere ha evidenziato il lavoro fatto dalla fiera negli ultimi 2 anni su diversi fronti:
- rafforzare il presidio di Vinitaly sui principali mercati, compreso quello domestico,
- spingere la crescita internazionale e perfezionamento qualitativo dei buyer,
- favorire una ulteriore riduzione selettiva di wine lover in fiera,
- sviluppare una maggior diffusione degli strumenti online in favore del b2b,
- potenziare il rapporto con stakeholder e aziende, attraverso un piano di sviluppo,
- migliorare i servizi logistici della città.