E� un Vinitaly da record quello che compie quest�anno 50 anni. I record e i traguardi raggiunti dal vino, prodotto italiano diventato negli anni rappresentante della qualit� del Made in Italy nel mondo, sono in effetti molti, ma un dato su tutti emerge e sono i 5,4 miliardi di euro che segna l�export.
Le cinquanta candeline del Salone del vino e dei distillati sono state spente oggi con una partecipazione che non ha deluso ancora una volta e ha coinvolto numerosi wine lovers e operatori di settore, 4.100 espositori e buyer provenienti da pi� di 140 Paesi al mondo.�
L�apertura ufficiale, che ha bloccato letteralmente per un paio d�ore alcune aree della fiera, ha ospitato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che intervenuto all�Auditorium Verdi, ha sottolineato l�importanza del vino come “vettore e simbolo della nostra qualit�, apprezzata nel mondo”. Imprese vitivinicole che portano alta la bandiera dell�internazionalizzazione dell�agroalimentare italiano, come ha sottolineato Mattarella: “Bene ha fatto Vinitaly a mettere a tema, quest�anno, l�internazionalizzazione e il sostegno all�export. Mi auguro che la vostra esperienza e la vostra struttura possano essere di supporto per sinergie italiane e per la rete delle nostre aziende, proiettate verso nuove aree di consumo, facendo ancora di pi� Sistema Italia”.
Internazionalizzazione, ambiente e turismo sono emerse come le sfide del futuro del vino italiano, temi caldi che saranno protagonisti dei molti convegni ed eventi organizzati durante i giorni della manifestazione. Questo sembra essere il futuro: ma da dove � nato Vinitaly? Lo ha raccontato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “Nel 1967, dall�intuizione di Angelo Betti, a Verona nascevano Le Giornate del Vino Italiano e, con esse, il Vinitaly. Da allora il Salone ha accompagnato e scandito l�evoluzione di un Paese che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. Nel 2015 le nostre esportazioni vitivinicole hanno superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 5% sul 2014”.
Digitale ed internet sono sicuramente le strade da percorrere nel prossimo futuro secondo Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. “La sfida digitale riguarda tutti, anche lo Stato. Come Ministero siamo gli unici al mondo ad aver chiuso accordi con piattaforme internazionali del web, per garantire ai nostri marchi geografici la stessa tutela dei grandi brand commerciali contro il falso”.
E in fatto di burocrazia, che preoccupa ancora molto i produttori italiani: “Siamo attivi sul fronte della semplificazione, come dimostra l�attivazione del registro telematico del vino � ha reso noto il ministro �. Saremo l�unico Paese ad avere i dati sulla produzione vinicola in tempo reale. Ancora una volta il modello italiano fa scuola, perch� il settore vitivinicolo � l�emblema del nostro saper fare, in grado di esprimere i valori e celebrare le tradizioni dei nostri territori; con oltre 500 vitigni coltivati siamo la patria della biodiversit�”.
E la biodiversit� ha sfoggiato tutto il suo fascino, si � respirata camminando tra i padiglioni gremiti di curiosi e addetti ai lavori. Il primo giorno � passato e le luci sul 50� Vinitaly si sono spente, solo per una notte, pronte a riaccendersi domani.