Vi avevamo promesso che vi avremmo tenuti aggiornati. Ora le selezioni si sono concluse. E abbiamo finalmente i 25 candidati che hanno dimostrato di avere il wine-factor. Il Master della Fondazione Mach rivolto alle aziende e ai professionisti del vino, in partenza il prossimo 28 gennaio, ha selezionato i 25 partecipanti, che avranno la possibilit� di acquisire competenze di Export Management all�interno dell�esclusivo percorso formativo presso l�istituto di San Michele all�Adige.

Si sono conclusi i colloqui che hanno visto la partecipazione di molti candidati arrivati da tutta Italia, isole comprese, terminati con la scelta di 25 fortunati professionisti. La commissione di selezionatori era composta da Massimo Bertamini, Responsabile del Dipartimento Istruzione Post Secondaria e Universitaria della Fondazione, Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian, Lavinia Furlani, direttore editoriale e formazione di Wine Meridian e�Sabrina Dorigoni, collaboratrice del Dipartimento Istruzione Post Secondaria e Universitaria della Fondazione.

Chi sono i candidati che possiedono il wine-factor?
Vediamo assieme il profilo dei candidati che aspiravano ai 25 ambiti posti.
Di et� compresa tra i 20 e i 50 anni, laureati in discipline delle pi� varie (tecniche enologiche, economia e marketing, lingue, giurisprudenza e scienze della comunicazione), i partecipanti hanno manifestato elementi comuni: una passione per il vino, per il viaggio e per le lingue straniere. “Queste sono state le frasi tormentone dei colloqui, che per� a noi selezionatori non sono bastate, li diamo come prerequisiti” ha dichiarato Lavinia Furlani, direttore editoriale e formazione di Wine Meridian. “Risulta pericoloso e limitante pensare che chi si occupa di Export Management debba avere solo queste tre cose, o comunque sia “solo”un professionista che viaggi bevendo vino�L�attivit� � molto pi� complessa e richiede molte competenze sia di carattere tecnico e conoscitivo, ma soprattutto di carattere personale, le cosiddette soft skill”.
Per questo i selezionatori si sono soffermati molto nel farsi raccontare meglio la personalit�, le attitudini e le modalit� decisionali di ogni singolo candidato, oltre che la capacit� di creare relazioni.

“Molti di loro gi� lavorano e hanno esperienza sul campo, partendo quindi da un osservatori privilegiato del mondo del vino. Molto importante per lo sviluppo professionale all�interno del percorso formativo sar� anche l�applicazione pratica delle competenze e delle conoscenze acquisite man mano” ha raccontato Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian.

Quali erano le aspettative dei candidati e che cosa si aspettano dal Master? “Conoscenza dei mercati, approfondimenti, tecniche di vendita, informazioni sulle dinamiche aziendali�Ma anche un grande lavoro su se stessi per mettere a disposizione di questo mondo ci� che hanno da offrire, prendendo spunto dalle loro esperienze precedenti, anche se lontane dal mondo delle aziende del vino” ha dichiarato Massimo Bertamini.

Come sar� costituito il gruppo dei 25 corsisti? “E’ fondamentale contare su di un gruppo di persone variegato dal quale tirare fuori le figure pi� adatte ai diversi ruoli aziendali, dai ruoli trasversali che si potranno occupare nelle piccole aziende, ai ruoli di management nel settore export, regia indispensabile agli export manager” ha concluso Sabrina Dorigoni.
Per ottenere la reciproca soddisfazione attesa sia dalla Fondazione Mach e Wine Meridian sia dai 25 prescelti � importante capire quale potr� essere il settore di applicazione dei candidati per soddisfare tutte le richieste provenienti dal mondo del lavoro, un’occasione formativa spendibile non solo nel settore vino ma in tutto il mondo del wine and food italiano.