La “Sentiment Analysis” è uno strumento che permette di individuare e “ascoltare” le conversazioni online raccogliendo le opinioni e i pensieri del mercato in modo molto realistico.

Con l’avvento e l’evoluzione dei social e delle recensioni online questo elemento è divenuto centrale per valutare la risposta dei consumatori ad un determinato prodotto o servizio.

Rispetto alle classiche indagini di mercato, in cui spesso l’opinione dei rispondenti è influenzata dal contesto o dalle domande stesse, la “Sentiment Analysis”, fornisce un quadro più diretto e realistico sul gradimento dei prodotti da parte dei consumatori.

Secondo gli ultimi risultati del monitoraggio sui consumatori di alcolici condotto da IWSR, il “sentiment” dei consumatori cinesi nei confronti delle bevande alcoliche, in particolare degli spirit, sta migliorando dopo la pandemia, con la ripresa del consumo.

Prima della pandemia e dei lockdown, il canale Horeca deteneva una quota di volume superiore al 45%.

Dopo l’abolizione delle restrizioni legate al Covid-19 in Cina, il “sentiment” dei consumatori ed i livelli di fiducia personale tra i consumatori cinesi sono aumentati, insieme a un atteggiamento molto più positivo nei confronti del consumo fuori casa in bar e ristoranti.

Gli aumenti sono evidenti in una ampia gamma di spirit:

  • whisky irlandese e giapponese,
  • tequila/mezcal,
  • cognac,
  • categorie no-low alcohol.

La categoria del whisky detiene circa un quarto della quota in volume del mercato cinese degli spirit (esclusi gli spirit nazionali).

I whisky giapponesi e irlandesi hanno ottenuto buoni risultati, con una crescita CAGR in volume 2016-2021 rispettivamente del 22% e del 56%.

Scotch single malt

Lo scotch single malt sembra aver beneficiato in particolare della fine delle restrizioni e dei lockdown. La base di consumatori rimane stabile a circa un adulto (urbano e benestante) ogni sette, ma coloro che dichiarano di consumare scotch single malt più volte alla settimana sono passati dall’8% al 22% nel febbraio 2023 rispetto a settembre 2022. La metà afferma di consumarlo più spesso e quattro su dieci sono disposti a spendere di più per una bottiglia.

“La Cina è uno dei mercati globali più positivi, i consumatori si sentono generalmente fiduciosi sulla loro situazione finanziaria e sul loro futuro”, ha affermato Richard Halstead, COO Consumer Research, IWSR.

“I consumatori cinesi della classe media urbana si dimostrano in generale positivi e fiduciosi rispetto al 2022, in particolare nei confronti delle bevande alcoliche ed è chiara una rilevante tendenza alla premiumisation” ha aggiunto Halstead.

Whisky irlandese

Il whisky irlandese è, secondo Halstead, “una storia di successo notevole”, i dati rilevano che, nel febbraio 2023, il 43% dei consumatori dichiara di voler acquistare bottiglie più costose rispetto al 32% del settembre 2022. Il whisky giapponese ha registrato una dinamica simile (dal 35% al 46%), così come il whisky statunitense (dal 38% al 47%).

Sensibilità al prezzo

I livelli di sensibilità al prezzo sono sostanzialmente in linea con il 2022, in un momento in cui molti mercati globali sono particolarmente attenti ai costi e caratterizzati da una riduzione dei prezzi, la Cina si distingue per la sua disponibilità a spendere.

“La spesa dichiarata per gli alcolici di fascia alta si colloca comodamente nel territorio dell’ultra-premium”, afferma Halstead. “In tutte le categorie di spirit, i consumatori cinesi considerano accettabile un prezzo all’interno della fascia ultra-premium, mentre gli alcolici con prezzi medio-bassi sono spesso considerati troppo economici”.

Fattore negativo

Tuttavia, un fattore negativo significativo è l’atteggiamento relativamente pessimistico dei giovani consumatori adulti della Gen-Z, che rappresentano una percentuale crescente di consumatori. Negli ultimi anni hanno sofferto un livello di disoccupazione insolitamente alto.

“I consumatori della Gen Z sono notevolmente meno positivi rispetto alle generazioni più anziane, forse perché hanno sentito l’impatto della pandemia in un periodo più importante e formativo della loro vita”, ha evidenziato Halstead. “Nonostante il mercato cinese sia più ottimista in generale, i consumatori della Gen Z hanno maggiori preoccupazioni finanziarie legate al futuro”.