Su tutto vincono sempre le emozioni. Inizia un nuovo anno anche se per qualche periodo ancora ci troveremo esattamente come nel precedente: una vita limitata dove sarà impossibile spostarsi, raggiungere i luoghi a noi cari. Liberi di viaggiare allora, almeno con le nostre papille gustative, in un’esperienza enogastronomica che come sempre ci sposta verso altre latitudini, obbligandoci a riaprire libri di geografia e incrociare nuovi sorrisi. Si vedono ancora poco, soffocati sotto mascherine chirurgiche, ma si colgono avvicinando il vino al naso, osservandone la fluidità, lo scorrere libero (almeno lui può), in uno dei nostri migliori calici. Mi beo di quanta libertà mi concede, della serenità che mi trasmette, della sua completezza nell’essere anima, sostanza, presenza. Montalcino è un borgo d’Italia che risuona in tutto il mondo per l’energia incarnata nel colore rosso rubino del loro più grande vitigno, il Sangiovese. Un territorio di grande bellezza, costituito in gran parte da colline coperte di boschi e un paesaggio in cui si respira arte, cultura, la storia di un’area agricola che è riuscita a traslare il proprio valore in una denominazione divenuta un “brand” globale. Il Brunello di Montalcino Vigna Spuntali ha saputo poi farsi riconoscere ancora di più come un vino che nasce dalla terra e che, vendemmia dopo vendemmia, perfeziona sé stesso in un tempo infinito fatto d’attesa e pazienza. Il progetto dell’Azienda Val di Suga – che fa parte del Gruppo Bertani Domains, proprietà della famiglia Angelini – ha saputo dare attenzione alle particolarità di ogni versante, alle esposizioni, al suolo e al sottosuolo, ad ogni singola annata che, complice l’andamento climatico, mostra il vero legame con il terroir. Un tutt’uno tra vigna, luogo d’origine e uomo. Il Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2015, in un’annata clamorosamente perfetta, si mostra caldo, asciutto, armonico, robusto, elegante. Ci mangio: i miei viaggi a Montalcino sono stati da sempre contrassegnati da due piatti, la bistecca alla fiorentina e i cardi trippati. Bottiglie prodotte: 12.000 |

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Icone – Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2015 Val di Suga