Sopravviviamo alla pandemia e lo facciamo scrivendo. Serve un’iniezione di fiducia, serve credere nel futuro, serve continuare a comunicare il vino, serve farlo ancor più ad alta voce, perché in fondo se c’è qualcosa capace di rilassarci dopo una dura giornata di lavoro, a darci la forza di convivere confinati nelle nostre mura casalinghe è proprio stappare una buona bottiglia di vino. Ecco allora che tra i regali di Natale (riceverla non vi costerà nulla) arriverà anche la nostra newsletter. Outsider: nel linguaggio sportivo è considerato un outsider chiunque non rientri nella rosa dei probabili vincitori. In una seconda accezione significherebbe semplicemente “fuori”. Fuori dagli schemi prefissati di vini che offrono partenze entusiasmanti e finali ordinari, fuori dagli schemi di paesaggi enoici routinari e consumati. Preferendo scenari di montagna, pendenze e viticolture estreme, climi rigidi e giornate assolate, produzioni vinicole spinte sempre di più verso la ricerca esasperata del territorio, il Sylvaner è l’outsider di Cantina Valle Isarco. La più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige con quasi cinquant’anni di attività, 135 soci, 150 ettari e 11 differenti territori, emerge nella selezione Aristos per la forte appartenenza al luogo. Piccoli fazzoletti di terra che da Bolzano risalgono su su fino a Bressanone dove il vitigno si mostra ben comprensibile nel suo carattere varietale, nella straordinaria forza che vive della tensione acida e di quell’incisività del sorso che trova il suo comune denominatore nel potenziale d’invecchiamento. Vitigno o luogo d’origine? Ci mangio: A Friburgo la coscia d’oca con cavolo rosso e canederli si chiama Gänsekeule mit Rotkohl und Klößen. Una preparazione semplice servita generalmente durante le feste che ben si abbina alla freschezza del Sylvaner. Bottiglie prodotte: 25.000 |

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Girovagando: l’outsider – Aristos Sylvaner 2019, Cantina Valle Isarco – Eisacktaler Kellerei