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Su tutto vincono sempre le emozioni. Inizia un nuovo anno anche se per qualche periodo ancora ci troveremo esattamente come nel precedente: una vita limitata dove sarà impossibile spostarsi, raggiungere i luoghi a noi cari. Liberi di viaggiare allora, almeno con le nostre papille gustative, in un’esperienza enogastronomica che come sempre ci sposta verso altre latitudini, obbligandoci a riaprire libri di geografia e incrociare nuovi sorrisi. Si vedono ancora poco, soffocati sotto mascherine chirurgiche, ma si colgono avvicinando il vino al naso, osservandone la fluidità, lo scorrere libero (almeno lui può), in uno dei nostri migliori calici. Mi beo di quanta libertà mi concede, della serenità che mi trasmette, della sua completezza nell’essere anima, sostanza, presenza. 

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In un’interpretazione impavida e creativa Tenuta La Cà propone questo vino biologico, unico per fattezza e originalità. Uno strappacuori che vede la luce in poco meno di 2200 bottiglie sintesi di quattro varietali, Pinot Bianco, Garganega, Pinot Grigio, Traminer vinificati con frazionamento degli uvaggi e utilizzo del solo mosto fiore. Da 12 ettari in un unico blocco antistante il podere, posti sulle colline moreniche di Calmasino di Bardolino, con il lago di Garda sullo sfondo e all’orizzonte il Brenta la montagna più alta visibile, suoli antichi dalle composizioni franco-sabbiose con importanti contenuti di calcare e minerali (ferro, calcio e potassio) compongono quello specifico puzzle che si chiama terroir. Due giovani menti, Pietro e Aldo Giambenini, e 11 varietà, tra autoctoni e internazionali. Coltivate in bio con sovescio e letame, confusione sessuale e un po’ di rame e zolfo, vinificate per gravità seguendo i criteri di tipicità, sono offerti al pubblico con la decisa volontà di mantenere inalterato il luogo di provenienza. Glacies 2018 è armonia, eleganza, mineralità. È la terra di origine che si racconta con una sfrontata sapidità, con una morbidezza del Traminer e della Garganega che si traduce in corpo e maturità. Al naso esplodono i fiori, il pepe, la mela, il cedro e la mandorla dolce. Una vena di gusto ampia che accompagna il palato. Coesione, fiducia, dolcezza: Glacies, un sorso bellissimo con tanto da dire. 

Ci mangio: il Risotto alla milanese, uno dei piatti della tradizione lombarda, semplice e saporito che trova nell’ampiezza di Glacies il fil rouge tra piatto e sorso.

Bottiglie prodotte: 2152

www.tenutalaca.it