Il mondo del vino francese è in fermento, il cuore della crisi sembra battere nella regione di Bordeaux, celebre per i suoi vini pregiati. I numeri non mentono, e i dati recenti indicano un panorama preoccupante. Il volume di scambi dei vini rossi generici con denominazione AOC Bordeaux sta diminuendo, i prezzi continuano a scendere. Analizziamo più da vicino questa situazione e le implicazioni per i produttori, i consumatori e il settore vinicolo nel suo complesso.
Volumi e prezzi in calo del 10%
Secondo il rapporto pubblicato da Vitisphere che cita il bilancio della campagna 2022/2023 del CIVB (Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux), i vini rossi dell’AOC Bordeaux provenienti da coltivazioni convenzionali hanno registrato una diminuzione del 10% sia nel volume scambiato che nel prezzo medio rispetto all’anno precedente. Questo è un campanello d’allarme per un’area vinicola che gode di una reputazione mondiale per la qualità dei suoi vini.
Aspettative iniziali e attuali preoccupazioni
Inizialmente, molti esperti si attendevano una caduta dei prezzi ancora più accentuata. Tuttavia, il rialzo simultaneo dei costi sta vanificando qualsiasi speranza di un sollievo immediato. Tra le principali ragioni di queste preoccupazioni troviamo un aumento del 20% nei costi delle bottiglie di vetro, un elemento essenziale nell’imbottigliamento del vino. Questo aumento rappresenta una sfida significativa per i produttori, che si trovano ora a lottare per mantenere un equilibrio tra costi e prezzi di vendita.
Prezzi bassi ma superiori ai livelli critici
Fortunatamente, i prezzi dei vini rossi dell’AOC Bordeaux non sono ancora scesi a livelli critici, come accaduto in passato, quando veniva offerta una compensazione di soli 75 euro per ettolitro. Durante la campagna, sono stati scambiati ben 682.000 ettolitri di vino prodotto in modo convenzionale a un prezzo medio di circa 104 euro per ettolitro. Questo dato, sebbene non possa essere considerato positivo in sé, suggerisce che c’è ancora una domanda per i vini di Bordeaux, ma a condizioni più favorevoli per i consumatori.
Biologico in crisi
Anche i vini rossi generici dell’AOC Bordeaux con certificazione biologica stanno affrontando sfide significative. Le vendite di vino sfuso biologico hanno subito una drastica diminuzione del 36%, scendendo a circa 16.000 ettolitri, mentre il prezzo medio è diminuito del 9%, attestandosi a circa 200 euro per ettolitro. Tuttavia, è interessante notare che questo prezzo rimane quasi il doppio rispetto ai vini convenzionali. Si ipotizza che il prezzo dei vini biologici potrebbe aumentare in futuro, a causa del raccolto biologico del 2023 che è stato decimato dalla muffa.
Manca un accordo settoriale adeguato
Arthur Gaubet, consulente della Chambre d’Agriculture de la Gironde, sottolinea un problema critico: molti produttori di Bordeaux stanno affrontando entrate insufficienti per coprire i costi di produzione. Questa crisi è in gran parte attribuita alla diminuzione dei prezzi e all’incremento significativo dei costi di produzione, come il costo delle bottiglie di vetro. Senza un accordo settoriale adeguato, i vini di Bordeaux si trovano senza una struttura di prezzo minimo che tenga conto di questi costi crescenti. Questa mancanza potrebbe portare a problemi a lungo termine per il settore vinicolo di Bordeaux e per l’intera regione.
In sintesi, la crisi dei prezzi dei vini rossi di Bordeaux è una situazione preoccupante che sta mettendo alla prova i produttori francesi, i consumatori e il settore vinicolo nel suo complesso: i prezzi continuano a scendere, i costi di produzione aumentano.
Ora più che mai, è essenziale che il settore vinicolo di Bordeaux esplori soluzioni e iniziative per affrontare questa crisi e garantire un futuro prospero per la denominazione.