Un comportamento virtuoso sta emergendo tra i consumatori italiani di bevande alcoliche, secondo i dati presentati da Bruna Boroni (Direttrice Industry Away From Home di TRADELAB) durante l’Assemblea Generale 2023 di Federvini tenutasi presso le prestigiose Scuderie di Palazzo Altieri a Roma. Questi dati offrono uno sguardo approfondito sullo stile di consumo degli italiani, evidenziando alcune tendenze significative.
Consumo limitato di bevande alcoliche
Il dato più significativo emerso dal report riguarda la notevole moderazione nel consumo di bevande alcoliche da parte degli italiani, con il 90% degli intervistati che dichiara di impegnarsi per un uso responsabile e limitato di vino e spirit. Un’analisi approfondita ha inoltre rivelato che questa abitudine varia maggiormente tra due gruppi demografici: i consumatori della Generazione Z (18-24 anni) e i Millennial (25-34 anni). Il 90% dei più giovani afferma di consumare alcol in modo estremamente moderato o limitato, rispetto all’84% dei Millennial. Inoltre, solo il 10% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ammette di eccedere occasionalmente nel consumo di bevande alcoliche, rispetto al 19% dei Millennial.
Consumo di alcolici abbinato al cibo
Un altro elemento di rilievo riguarda il consumo di vino e distillati in abbinamento con il cibo tra gli italiani. L’80% degli intervistati dichiara di preferire (sempre o quasi sempre) il consumo di bevande alcoliche in abbinamento ai pasti. È interessante notare che solo il 25% dei giovani tra i 18 e i 24 anni afferma di abbinare vino e spirit “solo qualche volta” al cibo, rispetto al 22% dei Millennial e a percentuali simili nelle fasce d’età successive (22% nei consumatori fra 35-54 anni e 20% fra i 55-74 anni).
Consapevolezza degli effetti dell’alcol e attenzione alla salute
Un dato incoraggiante è la consapevolezza degli effetti nocivi dell’alcol sulla salute da parte dei consumatori italiani. Solo il 3% degli intervistati dichiara di conoscere poco gli effetti dell’eccesso di alcol. Questo indica una crescente consapevolezza che spiega la scelta di non esagerare nel consumo di bevande alcoliche. Tuttavia, è ancora possibile informare meglio i consumatori sugli effetti negativi dell’alcol, lasciando spazio per un’educazione continua.
Situazioni preferite di consumo
Un altro aspetto distintivo nel consumo di vino e distillati da parte degli italiani è la preferenza per occasioni conviviali. I momenti di consumo preferiti risultano essere:
- pranzi e cene con amici e parenti (situazioni di convivialità) per il 52% degli intervistati,
- aperitivi con gli amici (situazioni di socialità) per il 24% degli intervistati;
- dopocena con gli amici (occasioni divertenti) per il 15% degli intervistati;
- momenti di festeggiamento per il 5% degli intervistati;
- consumi in solitudine per il 4%.
Le conseguenze per le aziende
La moderazione, l’abbinamento al cibo e la preferenza per momenti di convivialità sono tendenze chiave che mostrano un atteggiamento più equilibrato nei confronti del consumo di bevande alcoliche. Le aziende del settore dovranno adattarsi a questi trend di consumo fornendo opzioni adatte (come prodotti a basso contenuto alcolico), informando i consumatori e promuovendo esperienze di convivialità legate al vino. In particolare, l’enoturismo si confermerà sempre più come un’attività strategica per le aziende produttrici di vino. Per mantenere la competitività sul mercato e soddisfare le esigenze dei consumatori, le aziende potrebbero organizzare o intensificare la propria offerta di esperienze ed eventi che favoriscano l’incontro e la condivisione, come degustazioni guidate, tour enogastronomici o eventi sociali legati al mondo del vino.