Quando incontriamo titolari e manager che si rivolgono ai nostri servizi di consulenza per la loro attività enoturistica notiamo in loro un certo imbarazzo quando ammettono di non avere idea di come gestire questo tipo di business. Si mettono a confronto con altre attività enoturistiche già avviate, magari proprio quelle in grado ti attirare migliaia di visitatori l’anno, e non riescono a capire perché la loro offerta fatichi invece a decollare. 

Ci teniamo a specificarlo una volta per tutte: l’enoturismo è ancora al suo esordio ed è normale oggi non avere tutte le competenze per implementarlo con successo. È normale sbagliare, offrire un’esperienza enoturistica mediocre o addirittura non offrila proprio per paura di non riuscire a stare dentro con i costi. 

Tutti conosciamo l’evoluzione che hanno vissuto le aziende vitivinicole nei decenni: inizialmente producevano il vino 100% a mano, poi hanno comprato il primo macchinario, poi un altro e un altro ancora… Fino ad arrivare ad avere un impianto ultra moderno cha a tratti funziona autonomamente.

Ecco, oggi quando si tratta di enoturismo le cantine italiane sono al primo step: stanno ancora lavorando “a mano”. Si stanno buttando, stanno sondando il terreno e stanno facendo i primi tentativi per diventare dei poli di attrazione turistica popolari, che sarebbero il corrispettivo degli impianti moderni nella produzione.

Come ci sono voluti anni per crescere all’interno della cantina, ce ne vorranno altrettanti per rendere veramente efficiente la propria proposta enoturistica.

In passato abbiamo tutti sottovalutato la complessità dell’enoturismo, sbagliando. Anche se fatta senza tante pretese l’accoglienza è una cosa seria. Richiede competenze in ambito turistico, burocratico, tecnico, interpersonale e via dicendo. Ma le aziende del vino non sono strutture turistiche, e gli operatori turistici raramente sono esperti di enoturismo.

È qui che inizia la parte più difficile, perché se l’enoturismo è ancora agli esordi significa che in pochi oggi sanno dirti cosa devi fare per avere successo.

Quindi hai tre opzioni:

  • Imparare da autodidatta, provando, sbagliando, cadendo per poi rialzarti sempre
  • Tentare piccoli aiuti da professionisti per tappare i tuoi buchi qua e là
  • Puntare sulla formazione che ti dia il METODO per affrontare le sfide dell’enoturismo, adesso e per sempre

È proprio con la terza opzione che Wine Meridian punta a dare alle aziende gli strumenti per rendersi autonome. Con il nostro Campus Enoturismo che partirà il 5 ottobre racchiudiamo in unico corso tutte le competenze che servono per iniziare: l’impostazione strutturale dell’azienda, il target della tua accoglienza, la comunicazione, il business plan e la vendita.

Grazie al nostro network conosciamo l’enoturismo italiano in tutte le sue sfaccettature: punti di forza, di debolezza, sfide, potenzialità… Ti racconteremo i segreti del settore che in pochi sanno e ti spiegheremo come affrontare gli ostacoli che ogni cantina prima o poi si trova a dover superare. Non mancheranno case history ed esempi concreti.

Iscriverti al Campus Enoturismo sarà come acquistare il tuo primo “macchinario”.

Ti aspettiamo!