Se c’è un aggettivo abusato nella comunicazione del vino è “storica”. Quante volte sentiamo dire o leggiamo la descrizione “azienda storica”?
Ma cosa rende realmente un’impresa storica? Innanzitutto, sicuramente il tempo. Onestamente facciamo molta fatica a definire storiche aziende che hanno una trentina d’anni, come la gran parte delle imprese del vino italiane che di fatto sono nate nel cosiddetto “dopo metanolo” (1986).
Ma anche il tempo rischia di non essere un fattore determinante nella definizione di “storica” se l’età dell’azienda non è contrassegnata anche da eventi tali da averla accreditata in maniera autorevole nel mondo del vino. Ci sono, infatti, non poche aziende che hanno sì molti anni alle spalle, ma non si sono distinte particolarmente nel panorama produttivo internazionale.
Se cerchiamo allora aziende autenticamente storiche il cerchio si assottiglia di molto e non pensiamo di esagerare dicendo che in Italia ce ne siano forse meno di una trentina (e forse siamo stati anche generosi). Tra queste, un posto di primissimo livello lo occupa senza ombra di dubbio la Bertani di Grezzana (Verona), dal 2011 appartenente al gruppo (di proprietà della famiglia Angelini) Bertani Domains.
Visitare Bertani è fare un tuffo nel passato nel vero senso della parola, con il vantaggio di non farlo in una condizione “museale” ma in una realtà assolutamente vitale dove lo stile produttivo “ha saputo ripensarsi nel tempo, mantenendo però un rispettoso legame con la tradizione”. L’esperienza in casa Bertani, pertanto, rappresenta una di quelle rare occasioni nel mondo del vino di poter toccare con mano un “mito”. Riuscire, infatti, a superare le varie fasi della storia senza tradire mai se stessi, riuscendo a non farsi “risucchiare” dalle mode e questo mantenendo sempre elevata la reputazione e i risultati sul mercato, è un qualcosa di possibile solo a pochissimi, quelli che giustamente vengono annoverati come miti.
Per questa ragione entrare in Bertani, da quel cancello che si è aperto per la prima volta nel 1857, rappresenta qualcosa che va aldilà della visita ad una cantina “normale”. Basti citare i numeri dell’archivio storico di Bertani che conta tutt’oggi quasi 200.000 bottiglie di Amarone della Valpolicella Classico dal 1930 al 2001, una pietra miliare non solo della vitienologia della Valpolicella ma di tutto il mondo.
È tutto questo che fa dell’accoglienza in Bertani qualcosa di assolutamente unico; ti fa essere testimone diretto di un brand che ha accompagnato come pochi altri tutta la storia dell’evoluzione della vitivinicoltura di qualità a livello internazionale. La visita a Bertani, pertanto, rientra in quel raro novero di esperienze dove quello che conta non è “quello che si vede” ma quello che si respira.
E non appaia questa un’affermazione retorica perché è quello che prova chiunque entri in un’azienda che ha un blasone, una storia come Bertani. Una storia durante la quale Bertani ha saputo rinnovarsi senza mai tradire la sua anima più autentica.
Ed è appunto questa unicità che la rende speciale. La degustazione dei vini Bertani rappresenta un’opportunità assolutamente rara di immergersi in quella che è la vocazione più autentica della Valpolicella. Quest’ultimo è un fattore di estrema importanza nell’attività enoturistica che per molti rappresenta anche un’occasione straordinaria per comprendere meglio quella che un tempo veniva definita la “tipicità di un territorio”.
Oggi questa tipicità spesso viene “annebbiata” dagli stili dei produttori, dall’utilizzo di tecnologie che frequentemente intaccano la natura più autentica dei vini. In Bertani, invece, è sempre il terroir a farsi sentire in una modalità diretta, senza infingimenti.Per questa ragione visitare Bertani è un viaggio nell’anima più autentica di una terra.
Le persone che ci hanno accompagnato
Diciamolo subito: siamo stati fortunati perché siamo stati accompagnati in questa visita da due persone speciali.
Partiamo da Andrea Lonardi, COO del gruppo Bertani. Andrea ha una dote rarissima: riuscire a spiegare e a far capire a chiunque il perché di una scelta enologica, e come riuscire a rintracciarla nel bicchiere. Andrea non ha bisogno di creare racconti evocativi, perché riesce ad impostare uno storytelling tecnico del vino in grado di evocare ed educare nello stesso tempo. Per riuscire in questo compito è fondamentale essere credibili e credere in ciò che si fa: un binomio che Andrea ha maturato a tal punto da trasmettere valori, scelte e tecnica con immediatezza.
Sembra quasi facile fare vino quando si parla con Andrea: ed è questa apparente immediatezza che avvicina il consumatore e che lo affascina anche tenendo un profilo tecnico.
E poi abbiamo visitato l’azienda con Ettore Nicoletto, Ceo di Bertani Domains. Ettore è l’incarnazione dell’idea che ognuno di noi ha di un manager: concretezza, visione, rigore, progettazione, deleghe, ruoli, organizzazione.
Ma in questa occasione abbiamo potuto vedere nuove sfumature di un uomo che non è fatto solo di competenze manageriali strutturate: abbiamo conosciuto anche la sensibilità, l’umorismo, il dubbio, la fragilità di un uomo che si fa delle domande e che si mette ogni giorno in discussione per poter svolgere al meglio il suo compito in azienda. E ci ha convinto in pieno questo lato che appartiene ad ognuno di noi, ma che talvolta non facciamo emergere perché temiamo possa intaccare l’autorevolezza di un ruolo. E invece Ettore ci ha insegnato che la forza di un manager arriva dalla volontà di mettersi in gioco e di farlo fino in fondo, senza il timore di essere visti o smascherati. Credo che questa sia una competenza che arriva con la maturità professionale e che fa la differenza nelle scelte aziendali, dove finalmente cuore e testa si bilanciano con armonia.
Informazioni su enoturismo:
Azienda
Bertani Domains Società Agricola a R.L.Orari
Lun.-Ven. 9.00-12.30 e 15.00-19.00, Sab. 10.00 – 17.00Indirizzo
Via Asiago, 1, 37023 Grezzana (VR)
Contatti
E-mail: bertani@bertani.net
Tel: +39 045 8658461
Accoglienza
Non offre servizio di ristorazione
Attività proposte
Visita alla cantina con degustazione dei vini aziendali