E’ difficile descrivere la bellezza di Capichera attraverso la scrittura. Le immagini sarebbero sicuramente più immediate per far comprendere appieno il fascino di questo angolo di Gallura, a pochi chilometri da una costa che con il nome Smeralda è diventata famosa in tutto il mondo.

Passare in pochi minuti dal glamour di Porto Rotondo o Porto Cervo all’atmosfera naturale di Capichera è una sorta di viaggio nel tempo. Qui, infatti, si può riscoprire l’anima originaria e più autentica di questa terra dal passato poverissimo (la Gallura, infatti, negli anni 60 era un’area più povera della Barbagia che invece era il territorio più ricco). Non me ne abbiano a male tutti coloro, e sono tutt’oggi tantissimi, che amano le luci e i colori della famosa Costa che comunque, va detto, è stata preservata meglio di tante altre zone marine popolari del nostro Paese (lo storico progetto degli anni 60 dell’Aga Khan rimane uno dei più interessanti e visionari modelli di sviluppo di un’area turistica), ma aziende come Capichera ti fanno capire il ruolo chiave che hanno moltissime realtà vitivinicole anche nel preservare ed esaltare l’anima più autentica di tanti nostri territori.

Provate a pensare cosa sarebbero molti territori senza la presenza, il presidio, la valorizzazione da parte di moltissime aziende vitivinicole.

Capichera rappresenta un esempio straordinario in tale direzione e vorremmo adesso avere una telecamera più che delle parole per poterlo dimostrare a tutti coloro che ancora non l’hanno visitata.

Per fare immergere gli ospiti in questo luogo unico, un enclave di vigne, una sorta di anfiteatro vitato circondato dal bosco selvaggio della Gallura, a Capichera hanno deciso di installare proprio al centro del vigneto principale una serie di “terrazze” sulle quali realizzare le degustazioni.

Non solo, hanno ristrutturato il tipico “stazzo gallurese”, un vero e proprio simbolo di come la semplicità possa essere anche straordinariamente elegante.

Si arriva in quello che io considero uno dei migliori luoghi per vivere una wine experience a tutto tondo del nostro Paese, con dei comodi golf cart in grado di arrampicarsi facilmente nelle capezzagne tra le vigne, facendoti sentire subito parte di questa natura incontaminata.

Vieni invaso dai profumi di macchia mediterranea che, fortuna nostra vista la stagione, si mischiavano a quelli dei grappoli d’uva ancora appesi, quelli di Vermentino su tutti, ma anche quelli nero scuro di Carignano e Syrah. E sì, il Vermentino continua a rappresentare il vitigno simbolo di Capichera che ne ha fatto anche un perfetto narratore dell’identità di questa bellissima azienda sarda.

E’ impossibile non rimanere folgorati dall’atmosfera di Capichera che ti testimonia, più di tante parole, del motivo per il quale ormai milioni di persone in tutto il mondo desiderano andare a visitare cantine.

Non è e non sarà mai solo il vino il driver, pur avendo un ruolo importantissimo nella costruzione del cosiddetto appeal enoturistico. Ma sarà sempre l’atmosfera nel suo complesso, quella che si può vivere, respirare solo nel terroir in cui è immersa una realtà vitivinicola a rendere speciale, ricercato questo modello turistico.

Percepisci tutto questo da Capichera dove il tempo si dilata senza che tu te ne possa rendere conto. Degustare i vini in quelle terrazze di legno, palafitte che dominano in maniera discreta i vigneti, è un’esperienza talmente bella che vorresti non finisse mai. Se a questo si aggiunge l’attenzione posta dall’ospitalità made in Capichera anche sul fronte dei prodotti tipici da abbinare ai vini (salumi, formaggi e l’immancabile pane Carasau, il tutto a km meno che zero) il gioco è fatto: pianificheremo il prima possibile un ritorno da loro, in questo angolo dove la Gallura non è mai cambiata.


Le persone che ci hanno accompagnato

Capichera è sinonimo di esclusività, ma quell’esclusività accessibile a tutti (a patto che si sappia riconoscere e rispettare l’eleganza che la natura sa manifestare). Ed è cosi che ti trovi su un golf cart con ingresso nel vigneto fino ad arrivare all’oasi di degustazione perfettamente integrata nella macchia mediterranea.

Anna Columbano è stata la nostra guida. Guida in tutti i sensi, perché non solo ci ha accompagnato, ma ci ha anche guidato in un percorso storico culturale di Capichera e del territorio, per poi accompagnarci in una degustazione condotta con il giusto ritmo.

Già nei primi 4 minuti, Anna ha saputo trasferire un’immagine dell’azienda, della linea di prodotti, delle rispettive caratteristiche con dettagli incisivi e chiari. Per poi farci ritrovare tutto nel calice, dove le informazioni teoriche si sono unite con coerenza e si sono mostrate ai nostri sensi.

Mi è piaciuto molto il fatto che, tra una degustazione e l’altra, Anna ci abbia lasciato sempre del tempo da soli per commentare, per sperimentare gli abbinamenti, per vivere in pieno relax la magia del contesto. Nessuna pressione o forzatura, ma tanta disponibilità di condivisione.

Eleganza e semplicità sono ingredienti difficili da miscelare, ma Anna ci è riuscita perfettamente, a tal punto da sembrare tutt’uno con il brand che rappresenta. 

Ad aiutarla anche Gianmario D’Argenio, che ci ha colpito per l’autentica gioia della condivisione, volta a farti star bene con leggerezza. La nostra è stata un’immersione nella natura dove il tocco dell’uomo, in questo caso Anna e Gianmario, è stato fondamentale ma totalmente delicato. Hanno saputo davvero creare il contesto perfetto, per poi lasciarcelo godere.

Informazioni su enoturismo:

  • Azienda

    Capichera Srl. Società agricola
  • Orari

    Lun-Ven 10:30-18:30
  • Indirizzo

    Località Capichera 07021 Arzachena (SS)

  • Contatti

    E-mail: visit@capichera.it

  • Accoglienza

    Non offre servizio di ristorazione

  • Attività proposte

    Visita della tenuta in Golfcart, percorsi di degustazione all’aperto