Se c’è un uomo che ha sempre creduto nelle potenzialità enoturistiche del nostro Paese, questo è Riccardo Ricci Curbastro. Non per niente è stato tra i fondatori del Movimento del turismo del vino.

Ma Riccardo ha anche il merito di aver saputo valorizzare la storia della sua azienda (giunta oggi, con l’ingresso dei figli Gualberto e Filippo, alla 18a generazione) e del territorio in cui è presente, mettendola al centro della sua offerta enoturistica.

La storia e la tradizione sono fattori che vengono spesso utilizzati in una modalità stereotipata da molte imprese del vino, privando loro dei reali significati. Ecco, questo è l’esatto contrario di quanto fanno in Franciacorta i Ricci Curbastro. La storia e la tradizione, infatti, sono utilizzati come strumenti “attivi” non per guardare al passato con nostalgia, ma per comprendere meglio le nostre radici rurali e per studiare gli straordinari processi evolutivi della nostra agricoltura.

Non pensiamo di sbagliare affermando che il Museo Agricolo e del Vino inserito nell’azienda franciacortina Ricci Curbastro sia non solo tra i più ricchi (di manufatti, macchine e tecnologie del passato) ma anche tra i meglio gestiti e organizzati su ben 4 diverse sale suddivise per temi. Un Museo inaugurato nel 1986 grazie alla lungimiranza e visione di Gualberto Ricci Curbastro, padre di Riccardo.

“Il nostro Museo e quello delle Cantine Ferrari sono gli unici del comparto vino inseriti in Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa che riunisce oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane” ci racconta Riccardo Ricci Curbastro.

Si tratta di un’organizzazione straordinaria che è nata nel 2001 per salvaguardare la memoria dell’industria italiana e valorizzare le testimonianze d’una straordinaria capacità manifatturiera che è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile. Ma soprattutto si tratta di una Rete che mette insieme le migliori realtà museali di impresa del nostro Paese con tutte le conseguenti ricadute positive anche dal punto di vista comunicativo e quindi “turistico”.

Ma il Museo è diventato nel tempo anche un importante luogo per l’organizzazione di convegni, seminari, incontri culturali. Basta guardare le tantissime locandine appese nella splendida e suggestiva sala incontri e degustazioni per rendersi conto della vitalità di questo luogo.

Oltre al Museo, l’accoglienza alla Ricci Curbastro si caratterizza per la presenza del cosiddetto “Granaio Verde”, un negozio di antiquariato (regno di Evelina Ricci Curbastro, una delle figlie di Gualberto), straripante di oggetti bizzarri e mobili antichi.

Non va inoltre dimenticato, sempre sul fronte enoturistico, l’Agriturismo dell’azienda: otto appartamenti all’interno della cascina San Lorenzo recentemente ristrutturata e sita di fronte all’azienda agricola Ricci Curbastro, nelle vicinanze di un vigneto e in prossimità del centro abitato di Capriolo.

Ma attenzione, tutta questa ricchezza nell’accoglienza alla Ricci Cubastro ruota attorno al vino, alla bollicina franciacortina, che rimane un’attrattiva chiave. C’è un elemento che va sicuramente enfatizzato in questo contesto, e cioè la possibilità di visitare la Cantina proprio con i titolari dell’azienda. Non si tratta solo di un privilegio fortemente apprezzato dalla maggioranza degli enoturisti, ma anche della possibilità di ascoltare le storie di un’azienda, di una filosofia produttiva e della visione di un imprenditore direttamente dalla voce dei protagonisti.

Se poi questo imprenditore è Riccardo Ricci Curbastro, significa poter immergersi nel mondo del vino a tutto tondo, raccogliendo informazioni sotto il profilo qualitativo dei vini ma anche il profilo contestuale della storia e della politica vitivinicola del nostro Paese.

In questo senso, il turismo del vino continua ad essere un modello turistico assolutamente peculiare, che ha pochi eguali, dove l’esperienza è un mix straordinario tra vino, territorio e, soprattutto, relazioni umane.

Questo mix alla Ricci Curbastro a Capriolo, nel cuore della Franciacorta, è in perfetto equilibrio e oggi Riccardo, Gualberto e Filippo sono preziosi custodi di una tradizione che si evolve quotidianamente, ma la cui memoria non deve mai essere persa.


Le persone che ci hanno accompagnato

Non capita spesso di essere accolti all’ingresso della cantina dai suoi titolari, ma questo è ciò che ci è successo in Franciacorta da Ricci Curbastro. Questo non è accaduto solo a noi perché eravamo ospiti conosciuti: l’accoglienza a Ricci Curbastro è gestita direttamente dalla famiglia, un aspetto da non sottovalutare quando si parla di enoturismo, dove poter assistere alla spiegazione aziendale da parte di un membro della famiglia rappresenta un notevole plus.

Il benvenuto ci è stato dato da Riccardo, i figli Gualberto e FIlippo, e i meravigliosi cani Spark, Artio e Alba.

Potrei scrivere un manuale operativo sul public speaking prendendo spunto dalla presentazione aziendale di Riccardo Ricci Curbastro. In pochissimi minuti è stato in grado di darci una fotografia aziendale con velocità, lucidità e concretezza, facendo emergere l’identità del loro brand. Senza fronzoli, senza arroganza e senza dettagli o tecnicismi inutili, ha costruito assieme a noi il puzzle di Ricci Curbastro e ci ha donato un’istantanea che abbiamo subito digerito e metabolizzato. Avrei voluto registrarlo per far capire a molti manager o imprenditori del vino come va fatta una presentazione aziendale.

Gualberto e Filippo Ricci Curbastro: 29 e 26 anni.

Partiamo dal presupposto che non è facile condividere una vita professionale con un genitore “ingombrante” e riuscire a ritagliarsi un proprio spazio autentico in azienda. Gualberto prima, e Filippo poi, ci sono riusciti perfettamente.

Vedendoli tutti e tre assieme si percepisce come le loro personalità e la suddivisione delle loro mansioni siano state orchestrate in perfetta sintonia.

Gualberto ha la stoffa di chi, con determinazione, pragmatismo e ambizione, potrà dare un grande contributo non solo in azienda ma anche per il sistema territoriale.

Filippo è un grande ascoltatore, riservato e con una sensibilità che traspare che potrà mettere a frutto in modo creativo.

Informazioni su enoturismo:

  • Azienda

    Ricci Curbastro
  • Orari

    Lun-Ven 08.00-12.30 14.00-18.30 - Sab-Dom 09.00-13.00 14.30-18.30
  • Indirizzo

    Via Adro 37, 25031 Capriolo BS

  • Contatti

    E-mail: info@riccicurbastro.it

    Tel: 030 736094

  • Accoglienza

    Ospitalità in appartamenti di agriturismo

  • Attività proposte

    Visita guidata del Museo Agricolo e del Vino e della Cantina con degustazione finale, Didattica al museo, in cantina e nel vigneto per bambini e ragazzi