Siamo onesti, quando Gianni Masciarelli è scomparso nel 2008, molti pensarono che nessuno ce l’avrebbe fatta a raccogliere un’eredità così pesante. Sì, perché Gianni non era un ‘semplice’ produttore, ma un vulcanico e geniale pensatore. Di quelli che puoi amare o detestare ma ai quali non potrai mai non riconoscere il talento.
Io sono tra quelli che hanno amato Gianni e spesso mi sono rammaricato di non averlo potuto frequentare di più. Ma la giornata che ho passato con lui nell’ormai lontano 2005, nella sua San Martino sulla Marruccina, mi è rimasta impressa come uno degli incontri più costruttivi e stimolanti nella mia carriera professionale nel mondo del vino.
Non avevo purtroppo avuto modo di conoscere meglio Marina Cvetic, la compagna di Gianni e madre dei loro tre figli, ma l’ho seguita in questi dodici anni con grande interesse e curiosità e quando finalmente l’ho potuta incontrare nel suo splendido Castello di Semivicoli, è come se l’avessi conosciuta da sempre. Ad una donna e madre che riesce non solo a prendere in mano un’azienda così complessa ma a farla progredire, a darle la sua personale, originale e coraggiosa impostazione c’è solo un
aggettivo che le si può riconoscere: straordinaria.
Molti mi dicono che abuso troppo di questo aggettivo, e forse hanno ragione, ma penso che chi ha conosciuto seriamente Marina Cvetic non possa non concordare con me. E la cosa che arricchisce ulteriormente il carnet di valori di Marina è che l’ha realizzato senza fare troppo clamore, mantenendo quella autentica umiltà che l’ha contraddistinta anche quando era vicino a un uomo non certo facile come Gianni.
Quando ci siamo inerpicati a fatica fin su al Castello di Semivicoli nessuno di noi trovava le parole giuste per descrivere quel prodigio, uno dei più bei luoghi storici inseriti nella natura che ci sia capitato di vedere.
Il potere della bellezza che riesce a prevalere su tutto rendendo le parole inutili e banali. Capisco che Gianni sia ricorso alla classica pazzia economica per “regalare a Marina questo castello”. È proprio Marina a raccontarci che l’acquisto del Castello di Semivicoli
le fu ufficializzato da Gianni con le testuali parole “Marina ti ho regalato un castello”. Una frase che si può trovare in numerose fiabe, Gianni era riuscito a farla diventare una realtà.
Una realtà che all’inizio, come ci racconta Marina sempre con candida onestà, non accolse molto bene perché causò un’emorragia notevole del conto Masciarelli. “La presi molto male, ero preoccupatissima e Gianni, da par suo, si arrabbiò ancor di più per questa mia reazione e per un paio di settimane vivemmo in case separate”. Ma dopo qualche settimana non solo Marina si innamorò di questo luogo magico ma riuscì a scoprire attraverso di esso un’anima da ottima restauratrice di luoghi storici e di
interior decorator.
Oggi dopo anni di duro lavoro, proseguiti dopo la morte di Gianni che non ha potuto vedere l’opera completata, Castello di Semivicoli è una delle dimore charme in area rurale, vitivinicola, più belle che io abbia mai visto. Se metto assieme tutti i fattori, anche quelli paesaggistici e di autenticità del luogo, forse la più suggestiva. Marina è un fiume in piena e ci racconta tutto quello che è riuscita a fare anche durante il lockdown che
“paradossalmente ha scatenato ulteriormente la mia creatività e non ho avuto un attimo per fermarmi o sentirmi ferma”.
Ma gli impegni di Marina in questi anni non si sono ‘fermati’ solo alla costruzione e gestione di strutture, ma hanno consentito il proseguimento di quel lavoro viticolo ed enologico iniziato nei primi anni 80 da Gianni.
Anche sul fronte vigna e cantina Marina ha dimostrato la sua intraprendenza non fermandosi a replicare il lavoro fatto da Gianni ma cercando di dare anche un suo contributo e una sua interpretazione alle potenzialità vitivinicole della terra abruzzese.
Un esempio eloquente in questa direzione viene da una sua recente sfida, l’introduzione della Malvasia nella produzione della linea Iskra. Un vino che non solo a me è piaciuto moltissimo ma che Marina è stata in grado di spiegarmi il senso con la sua modalità sempre diretta e chiara: ”Non sappiamo bene dove ci porteranno queste mutazioni climatiche. È fondamentale prepararci per capire anche quali vitigni potranno garantirci in futuro i risultati più interessanti”.
Lasciamo veramente a malincuore il castello regalato da Gianni a Marina. Lei ci chiede di rimanere ancora almeno una notte e questo ci rende ancor più pesante l’arrivederci.
Ma Marina, stai certa, torneremo presto.
Che cosa abbiamo imparato da Marina Cvetic
Siamo arrivati nel castello di Semivicoli. E il primo pensiero che ho fatto è stato: l’intensità di questo paesaggio e l’energia di questo posto pieno di suggestioni saranno l’elemento chiave della visita di oggi. E invece mi sbagliavo. Tutto è passato in secondo piano quando è arrivata lei. Non ci ha nemmeno dato il tempo di due convenevoli che eravamo già stati rapiti nel suo mondo, nei suoi racconti, nella sua travolgente carica espressiva.
Sto parlando di Marina Cvetic. Con lei il tempo si è fermato e ci siamo anche dimenticati di fare le riprese da quanto siamo stati letteralmente ammaliati. È una delle donne del mondo del vino più conosciute, per ciò che ha saputo portare avanti, per
come lo ha fatto e per quello che ha costruito in termini di visione e di valorizzazione di una terra.
Sarebbe troppo semplice dire che da Marina ho imparato cosa significa non arrendersi. Io però sento di aver imparato, ascoltandola per due ore tutte d’un fiato, che ogni successo è frutto di sacrificio, di visione, di disciplina, di cura del dettaglio e di una completa dedizione al proprio progetto.
Grazie Marina perché mi hai fatto capire cosa vuol dire essere tutt’uno con il proprio lavoro fino a non sentirne più i confini. È questa l’unica possibilità per poter dedicare cosi tanto tempo a un progetto senza sentirne il peso. Tutti noi dovremmo imparare da lei che cosa vuol dire non fermarsi e non avere paura.
C’è una frase che mi guida che è: chi ama non teme. Ecco Marina, tu sai cosa vuol dire amare e non temere! Grazie.
Informazioni su enoturismo:
Azienda
Masciarelli Tenute Agricole srlIndirizzo
Via Gamberale, 2 66010 San Martino sulla Marrucina (CH)
Contatti
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Tel: 0871 85241