In Svezia, il 1° luglio è tradizionalmente il giorno in cui le grandi città si svuotano e una miriade di isole nei laghi e nel Mar Baltico si riempiono di svedesi che approfittano del bel tempo, delle lunghe giornate e della possibilità di rilassarsi.
A causa del coronavirus, quest’anno sarà leggermente diverso. Se fosse un anno qualunque, gli aeroporti sarebbero colmi di turisti svedesi in viaggio verso il Mediterraneo e oltre.
Nel 2020, come riporta Wine Intelligence, si prevede che il turismo interno crescerà a causa delle restrizioni che limitano i viaggi aerei. È probabile che l’incremento del turismo interno e l’arrivo delle vacanze estive dopo l’oscurità del coronavirus, farà aumentare i volumi di vino consumati in Svezia nel 2020 per la prima volta dal 2015. Si prevede che ne beneficeranno maggiormente le vendite di Bag in box, il che probabilmente farà scendere il prezzo netto per equivalente bottiglia, invertendo ancora una volta la tendenza degli ultimi cinque anni ad aumentare prezzo e qualità.
Come per alcuni altri mercati chiave, la Svezia ha intrapreso da tempo un percorso verso un consumo di alcolici inferiore ma di miglior qualità, in particolare da parte dei consumatori più giovani e cittadini. Nel caso particolare della Svezia, le politiche del monopolio della vendita al dettaglio di alcolici, Systembolaget, hanno favorito questa tendenza. Gli svedesi hanno dimostrato una crescente conoscenza della categoria dei vini ed i consumatori sono più disposti a salire di prezzo per ampliare la loro scelta, sperimentare nuovi vini e ad acquistare vini biologici, che ora rappresentano oltre 1 bottiglia su 5 venduta in questo mercato.
La cultura del vino in Svezia si è evoluta oltre l’abbinamento con il cibo e le occasioni di consumo sono cresciute negli ultimi anni. I consumatori svedesi hanno imparato ad abbracciare la categoria degli spumanti ed i volumi sono cresciuti complessivamente del 60% negli ultimi cinque anni. Il maggiore beneficiario è stato il Prosecco, i cui volumi sono raddoppiati fino a superare il milione di casse tra il 2015 e il 2019.
Meno positivo è il fatto che gli svedesi più giovani non siano coinvolti nella categoria dei vini come 10 anni fa. La combinazione di una crescente cultura della moderazione e l’interesse proveniente da altre categorie di bevande, come la birra ed il gin, fa sì che il vino sia appannaggio dei consumatori più maturi.
Ciò rappresenta tuttavia una potenziale opportunità futura non solo per le opzioni di vino alternative (a basso contenuto alcolico e senza alcol), ma anche per gli imballaggio alternativi, in particolare i formati non in vetro in porzioni più piccole rispetto ai tradizionali bag-in-box.