Il Ministère de l’Agriculture et de la Souverainité Alimentaire francese ha annunciato un pacchetto di aiuti finanziari pari a 60 milioni di euro per sostenere gli agricoltori biologici del Paese. Questa iniziativa è una risposta alle perdite economiche subite dagli agricoltori biologici a causa della crisi economica in corso, la quale, a sua volta, è stata influenzata dalla guerra russo-ucraina.

Tuttavia, nonostante gli sforzi del Governo per sostenere il settore, molte voci nel settore agricolo ritengono che l’importo dell’aiuto sia “molto insufficiente” per affrontare le sfide attuali.

La situazione francese è emblematica di una tendenza più ampia, per questo è importante prendere in considerazione cosa sta accadendo nel Paese transalpino per capire quali sono i fattori e i possibili sviluppi che potrebbero interessare e coinvolgere anche l’Italia.

Chi può beneficiare di questo aiuto?

L’aiuto finanziario è destinato a tutte le imprese agricole già certificate biologiche o che stanno attualmente attraversando il processo di conversione all’agricoltura biologica. Tuttavia, affinché un’impresa possa beneficiare di questo sostegno, deve soddisfare due criteri specifici:

  • Aver subito una perdita minima del 20% del margine operativo lordo, ossia il valore creato meno i costi del personale, includendo l’ammortamento. La perdita deve essere registrata nel periodo tra giugno 2022 e maggio 2023 in relazione alla media degli anni 2018 e 2019.
  • Riduzione minima del 20% della liquidità. Anche questa perdita deve essere calcolata nel periodo tra giugno 2022 e maggio 2023, confrontata con la media degli anni 2018 e 2019.

L’importo dell’aiuto può coprire fino al 50% del margine operativo lordo e non sarà inferiore a €1.000 per impresa. Le richieste per questo aiuto dovranno essere presentate (attraverso il sito web di FranceAgriMer) entro il 20 settembre 2023.

Le critiche al pacchetto di aiuti

Nonostante il pacchetto di aiuti finanziari sia stato accolto come un passo positivo dal Governo di Macron, molte organizzazioni del settore agricolo francese lo ritengono insufficiente. FNAB, FOREBio e Synabio, tra le altre, hanno dichiarato che le cifre annunciate sono al di sotto delle necessità effettive del settore. Nel solo anno 2022, le perdite sono state stimate a oltre 150 milioni di euro nelle filiere biologiche francesi. La Corte dei Conti aveva anche evidenziato in un rapporto nel giugno 2022 che esiste una politica di sostegno all’agricoltura biologica insufficiente.

Il calo della domanda di prodotti biologici

Una delle sfide più significative per gli agricoltori biologici in Francia è il calo della domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori. Gli agricoltori biologici francesi sono stati particolarmente colpiti in un periodo di inflazione e di ridotta capacità di acquisto. Mentre il prezzo del latte biologico è rimasto relativamente stabile, il prezzo dell’olio biologico è aumentato considerevolmente rispetto a quello convenzionale.

Inoltre, la preferenza dei consumatori per i prodotti biologici sembra essere in calo, sostituita sempre più dalla focalizzazione sui prodotti locali, indipendentemente dal fatto che siano biologici o convenzionali. Un sondaggio condotto nel 2017 ha rivelato che il 30% dei francesi intervistati voleva più opzioni biologiche, nel 2021 questa cifra era scesa al 18%, secondo lo stesso sondaggio.

In un contesto di sfide economiche e cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, il settore dell’agricoltura biologica in Francia sta lottando per mantenere la sua quota di mercato. Sebbene il Governo abbia annunciato un pacchetto di aiuti finanziari, le critiche sul suo importo e la sua efficacia persistono. Il futuro dell’agricoltura biologica in Francia rimane incerto, e sarà fondamentale monitorare come il settore si adatterà e si evolverà anche nell’ottica di prevedere sviluppi simili nel nostro Paese.