Una quota di mercato che traguarda il 7%, un valore delle vendite che supera tra gennaio e febbraio i 30 milioni di euro e un incremento in valore anno su anno del 34,7%, contro la media mondo a +19,7%.
È iniziato sotto una buona stella il 2018 per il vino italiano in Cina, che dopo un 2017 chiuso a +18,6% mette a segno un primo bimestre da record. Stando ai dati import delle dogane cinesi dall’Osservatorio del vino Paesi terzi di Business Strategies in collaborazione con Nomisma Wine Monitor, quella italiana è la migliore tra le performance dei principali produttori mondiali di vino nel Paese del Dragone, una corsa che vale al Belpaese il 4° posto, soffiato alla Spagna, nella classifica dei top importer cinesi.
Per Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies: “Le recenti aperture annunciate dal governo cinese legate alla riduzione delle barriere commerciali e la crescita di oltre il 50% del Pil prevista dal Fondo monetario internazionale nei prossimi 5 anni confermano il mercato cinese come quello più promettente, non solo sul fronte enologico. La strada del nostro vino in Cina” ha concluso Ballotta “è appena iniziata e ancora lunga, e passa attraverso un’azione di conoscenza della cultura enologica italiana che noi stiamo portando avanti anche in partnership con lo Shanghai Morning Post, il principale media della metropoli asiatica”.
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