Quella che segue è la classifica dei brand di vino che dominano il mercato globale secondo The Drink Business, basata sui dati confermati relativi al 2019. È necessario tener presente che il panorama potrebbe essere cambiato in modo significativo dall’anno scorso e continuerà a cambiare nel corso del 2020.
- Barefoot
- Gallo
- Yellow Tail
- Changyu
- Robert Mondavi
- Sutter Home
- Hardys
- Great Wall
- Casillero del Diablo
- Echo Falls
Questi brand rappresentano una vasta fascia di volumi, consumati in grandi quantità in tutto il mondo.
Molti produttori di questa lista stanno cambiando le loro strategie di marketing, abbandonando il messaggio legato alla leadership di mercato per evidenziare invece la loro dedizione alla realizzazione di un prodotto di qualità.
Il consumo di vino è diminuito dello 0,9% negli Stati Uniti lo scorso anno, il primo calo dal 1994, facendo scattare l’allarme di un potenziale eccesso di offerta. Wine Intelligence nel suo recente rapporto “US Landscapes 2020” ha dichiarato che il numero di consumatori statunitensi che bevono vino almeno una volta al mese è diminuito di 11 milioni di unità in quattro anni.
I Millennials, in particolare quelli tra i 21 e i 34 anni, bevono meno. Questa popolazione rappresentava 29 milioni di consumatori regolari di vino nel 2015, rispetto ai 21,5 milioni del 2019. Ma anche se sono meno numerosi, stanno spendendo di più. Il rapporto ha rilevato che i Millennials che bevono vino sono “consumatori molto coinvolti, avventurosi e disposti a spendere di più rispetto ai consumatori più anziani“.
È una situazione simile nel Regno Unito, con i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori che ora si trovano in un contesto di incertezza sull’impatto del covid-19. Una ricerca pubblicata da IWSR Drinks Market Analysis ha previsto che i produttori di bevande in tutto il mondo subiranno probabilmente un calo delle vendite a “due cifre” quest’anno. “Anche il calo successivo alla crisi finanziaria del 2008 è stato meno grave di quello che stiamo vedendo ora”, ha dichiarato Mark Meek, amministratore delegato di IWSR, in un recente webinar. “Per molti versi, il 2019 è stato forse l’ultimo anno “normale” per l’industria delle bevande”.