La visita enoturistica per una famiglia con bambini: un’esperienza divertente o un incubo?

Dipende da tante cose. Ciò che è certo è che l’Hospitality Manager ha l’importante compito di fare la sua parte perché anche i bambini sanno essere dei clienti esigenti!

Considerati da molti solo dei piccoli e innocui accompagnatori, i bambini sono in realtà clienti a tutti gli effetti e come tali sviluppano le loro opinioni personali. E come sappiamo, ignorare dei clienti significa compromettere irrimediabilmente l’esito dell’esperienza enoturistica.

Ecco le “lamentele” che potrebbe esprimere un bambino al termine di una visita enoturistica:

  • “Nelle cantine si beve solo vino”. È importante essere in grado di offrire delle alternative al vino, non solo per i bambini ma anche per gli adulti che per qualsiasi non consumeranno il prodotto. Esistono!
  • “Il produttore non ci ha chiesto niente”. Bastano poche parole e un paio di domande per far sentire coinvolti anche i bambini. Se te li rendi amici, conquisterai il cuore dei genitori che potranno rilassarsi e godersi la visita.
  • “Non sanno raccontare le storie”. Questo punto non è per nulla banale, ma anzi, ci suggerisce un punto chiave dell’enoturismo: lo storytelling dovrebbe essere così emozionante da coinvolgere persino i piccini!

Sei sicuro di voler ignorare il prossimo bambino che si presenta in azienda? Siamo certi d’ora in poi gli presterai più attenzione!

Pensi che la proposta enoturistica della tua azienda sia perfetta per le famiglie? Prova a candidarti alle premiazioni nella categoria “Family Friendly”. Hai l’opportunità di vedere riconosciuta la tua attività enoturistica e di promuoverla come tra le migliori in Italia per le famiglie con bambini.

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