Secondo gli ultimi dati del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne (BIVB), la Borgogna ha generato oltre 1,5 miliardi di euro di fatturato esportando circa 122,7 milioni di litri di vino (92 milioni di bottiglie da 75cl) in più di 170 Paesi nel 2022. Questo dato segna un impressionante aumento del 13% in valore rispetto all’anno precedente.
Tuttavia i volumi di esportazione sono diminuiti del 12% rispetto al 2021. Un fattore che ha contribuito al calo dei volumi export potrebbe essere attribuito alle basse rese del 2021, ad ogni modo il raccolto 2022 è stato più promettente e si prevede una tendenza al rialzo.
L’export è stato dominato principalmente da tre macro-regioni chiave che hanno rappresentato il 76% dei volumi di esportazione e il 73% dei ricavi in valore.
L’Europa, guidata da Regno Unito, Belgio, Svezia, Danimarca e Norvegia, è rimasta la principale regione di esportazione della Borgogna sia in termini di volumi (32%) che di valori (25%).
Il Nord America (Stati Uniti e Canada) ha registrato la crescita più significativa in termini di volume, superando la media quinquennale di 1,6 milioni di bottiglie da 75cl. Questo mercato ha rappresentato il 29% dei volumi e il 25% in valore.
Il mercato asiatico, che comprende Giappone, Cina, Hong Kong e Corea del Sud, ha registrato un notevole aumento in valore delle vendite del 16,8% rispetto al 2021. Questa regione ha rappresentato il 14% dei volumi e ha contribuito ad un impressionante 23% del fatturato.
In particolare, i quattro principali mercati asiatici hanno registrato un aumento in valore pari a 343 milioni di euro, nonostante una leggera riduzione in volume di un milione di bottiglie. Il Giappone, terzo mercato in termini di valore, ha registrato un calo del 9,7% in volume, ma una sostanziale crescita del 13,9% in valore.