L’Osservatorio del vino UIV-Vinitaly in collaborazione con Ismea ha recentemente pubblicato il “Report Export Italia – Gennaio-marzo 2023” che mette in luce una stagnazione dei volumi ed un incremento del valore e del prezzo medio per litro delle esportazioni di vino italiano nel primo trimestre del 2023.

Il trend legato alla premiumisation è evidente, la crescita in valore in tutti le tipologie e la flessione dei volumi sono i risultati di questo processo.

I volumi calano per tutte le tipologie di imbottigliato, persino sugli spumanti (-3,2%), solo lo sfuso cresce del 13,4%, riequilibrando parzialmente la bilancia che altrimenti sarebbe in netto passivo. Il totale dell’export di vino in volume rimane pressoché piatto (+0,1%) rispetto al primo trimestre 2022.

Bisogna però ricordare che il trend di decrescita, iniziato nel secondo trimestre 2022, è continuato per tutto il 2022 ed il primo trimestre 2023 rappresenta comunque un cambio di passo.

D’altro canto il valore export cresce per quasi tutte le tipologie, ad eccezione dei mosti (-12,3%) e dei passiti (-2,4%) spiccano gli ottimi risultati dei vini frizzanti (12,8%) e degli spumanti (7,3%). In totale la crescita a valore si attesta al 3,8% rispetto alo stesso periodo dell’anno precedente.

Anche il prezzo al litro registra un incremento generale del 3,6% ma bisogna tenere presente che questo aumento non è soddisfacente, dati i costi di produzione, l’inflazione e la crescita dei prezzi delle materie prime, in particolare vetro e carta.

Export spumanti (1° trimestre 2023)

L’export di Prosecco, in linea con il dato generale, registra una crescita del 6,6% a valore ed una flessione a volume del 5,5% con un buon aumento del prezzo al litro del 12,9%.

I mercati più fiorenti in questo primo trimestre 2023 sono Francia, Germania e USA. Sorprende in particolare la Francia che segna un +8% a volume e soprattutto un +29% a valore con l’aumento percentuale del prezzo al litro più alto (+19,4% a 4,38€/litro)

Bene anche l’Asti che cresce sia a volume (9,1%) che a valore (13,2%) ed i vini varietali (5,5% a volume e 13% a valore) mentre i vini DOP (-6,3% a volume e -5,8% a valore) e soprattutto gli IGP (-27,2% sia a volume che a valore) segnano cali considerevoli.

In generale l’incremento a valore dell’export di spumanti italiani si attesta al 7,3% mentre a volume si avverte una decrescita del -3,2%. Cresce il prezzo al litro che si aggira attorno ai 4,41€/litro con un aumento del 10,8% rispetto al primo trimestre 2022.

Export spumanti – mercati principali

I principali mercati export per quanto riguarda gli spumanti italiani sono (in ordine di quote di mercato a valore) USA, UK, Germania, Francia e Belgio.

Per quanto riguarda questi 5 mercati chiave, emergono le crescite di Francia (3,7% a volume e 19,9% a valore), Germania (1,3% a volume e 18,5% a valore) e USA (-0,9% a volume ma +10,5% a valore). Male UK con una flessione del 25,5% a volume e del 15% a valore.

Tutti e 5 i principali mercati segnano crescite a due cifre del prezzo al litro, con un picco del 17% in Germania (4,42€/litro), mercato notoriamente molto attento al prezzo e poco incline agli aumenti.

Export vini fermi – mercati principali

I mercati chiave (in ordine di quote di mercato a valore) per l’export di vini fermi italiani sono USA, Germania, Svizzera, UK e Canada. Gli USA si confermano il faro luminoso, realizzando una crescita a valore del 13,1%, a volume del 1,1% ed un incremento del prezzo al litro dell’11,9% a 5,74€/litro. Germania, Svizzera e UK crescono a valore tra lo 0,5% (Germania) ed l’1,5% (UK) ma registrano cali in volume (Germania -3,4%, Svizzera -0,8% e UK -1,4%).

Delude il Canada con flessioni pesanti sia a volume (-22,4%) che a valore (-19,8%).