Abbiamo appreso dal blog di Wines of Argentina che la vendemmia 2020 sarà ricordata per due principali ragioni: il caldo, mai così elevato nel passato, e le condizioni determinate da Covid-19.
“Nulla nella stagione 2019-2020 – hanno dichiarato i responsabili di Wine of Argentina – è stato normale a partire dalle temperature che sono state le più elevate degli ultimi 50 anni”.

Sono state tra le cinque e le sette le ondate di calore, con una settimana durante la vendemmia che ha fatto registrare temperature superiori a 32°C.
Se a questo aggiungiamo il lungo periodo di siccità nella fase di allegagione del vigneto argentino, si fa presto a capire che la vendemmia 2020 sarà ricordata tra le più complesse della viticoltura di questo Paese.
Le nevicate, infatti, nella zona di Mendoza sono state al livello più basso negli ultimi 20 anni, il che ha determinato una disponibilità di acqua inferiore dell’11% rispetto l’anno precedente; senza dimenticare che le precipitazioni sono scese notevolmente (113 mm vs 252 della media annuale del periodo) e pertanto anche le irrigazioni di soccorso non è stato possibile realizzarle regolarmente.
Ma i problemi non sono finiti qui. Nella zona di Mendoza, infatti, si sono registrate gravi gelate tardive primaverili che hanno causato la distruzione dei germogli di circa 2.500 ettari.
Sarebbero bastati già questi aspetti “naturali” a rendere molto difficile la vendemmia argentina, ma a questi si è aggiunto il Coronavirus.
I produttori argentini, infatti, hanno dovuto fare i conti anche con Covid-19 che li ha costretti alla prima vendemmia a “distanziamento sociale” della storia della vitivinicoltura mondiale.
“È stato molto stressante” – ha affermato Matías Ciciani, l’enologo dell’azienda Escorihuela. “Avevamo paura – ha proseguito Ciciani – che la vendemmia non sarebbe andata avanti, ma alla fine siamo riusciti a portare tutte le uve in cantina entro la terza settimana di marzo, quando è stata dichiarata la quarantena”.
Sebbene non vi siano ancora cifre ufficiali sui quantitativi raccolti, il National Viticulture Institute (INV) argentino ha riferito che la vendemmia 2020 si dovrebbe assestare a poco più di 2 milioni di tonnellate di uva rispetto ad una media decennale di 2,62 milioni di t.testo news qui