Lulie Halstead, in un suo recente articolo su Wine Intelligence, ha tentato di dare delle risposte concrete a questo quesito, partendo dal presupposto che la percezione dei consumatori su ciò che costituisce la “sostenibilità” nel vino si sta evolvendo. 

Negli Stati Uniti, poco più della metà (58%) dei bevitori abituali di vino afferma di preoccuparsi del cambiamento climatico e di intraprendere azioni per ridurre il proprio impatto personale. Quasi la stessa percentuale di bevitori abituali statunitensi (56%) sta ora cercando attivamente di acquistare prodotti locali. 

Una tendenza simile verso l’acquisto locale è emersa anche in altri mercati chiave del vino, con i bevitori in Australia e Canada che, durante il 2020, si sono spostati verso il vino locale piuttosto che su prodotti di importazione.

Cosa ha spinto questo interesse per i vini locali nell’ultimo anno? Come esseri umani, in tempi incerti cerchiamo conforto in ciò che ci è familiare. 
Dall’inizio della pandemia, questo desiderio di familiarità si è tradotto in un rinnovato interesse per i prodotti locali, compreso il vino.

I benefici ambientali dell’acquisto locale sono ben noti ai consumatori che ricercano soprattutto una catena di approvvigionamento più ridotta e trasparente. Tuttavia, questo cambiamento chiave nel sentimento dei consumatori nel 2020 e nel 2021 è frutto anche della volontà di sostenere le comunità locali.

Il cambiamento verso la sostenibilità è guidato maggiormente dai bevitori abituali di vino maschi rispetto alle donne. 
Una percentuale maggiore di uomini dichiarano di essere disposti a spendere di più e a rinunciare alla comodità per un prodotto sostenibile, forse sfidando alcuni stereotipi del settore.
Meno sorprendentemente, sono i bevitori regolari di vino più giovani (Gen-Z e Millennials) ad essere più interessati alla sostenibilità del vino.

Soprattutto negli Stati Uniti, i bevitori credono che il vino – in particolare quello in bottiglie di vetro – sia già “sostenibile”, in particolare rispetto ad altre categorie di bevande. 
Quando i bevitori americani vengono intervistati, dimostrano spesso confusione tra il vino prodotti con metodi naturali ed il vino convenzionale: credono che tutto il vino sia naturale.

Per cui il vino spesso viene già associato alla naturalità ed a caratteristiche intrinseche positive.
Forse, conclude Halstead, un modo per gli esportatori di bilanciare l’avanzata del vino locale è quello di far emergere in maniera più forte gli elementi “naturali” del vino importato.