Negli ultimi decenni, le preferenze dei consumatori statunitensi per le bevande alcoliche sono state soggette a cambiamenti significativi, con l’evoluzione delle tendenze e degli stili di vita.
Un recente sondaggio condotto da Gallup (società di analisi e consulenza con sede a Washington) ha rivelato un mutamento notevole nelle preferenze dei consumatori di bevande alcoliche americani, delineando un dato storico per l’industria degli alcolici negli Stati Uniti. Gli spirits (vodka, whiskey, gin e altri) hanno superato il vino, agguantando il secondo posto tra le categorie di alcolici più popolari negli USA e segnando la fine di una tendenza lunga tre decenni.
Il sondaggio “The Consumption Habits” sulle abitudini di consumo di Gallup è stato condotto nel mese di luglio 2023 (tra il 3 ed il 27 luglio) ed ha coinvolto adulti americani di varie fasce di età e background.
I risultati hanno sorpreso molti:
- il 31% ha dichiarato di preferire gli spirits,
- il 29% ha indicato il vino come scelta preferita,
- il 37% preferisce la birra che rimane ancora in cima alla classifica.
Questa tendenza rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato. Tra il 2011 e il 2013, il vino era la seconda bevanda alcolica più popolare, quasi alla pari con la birra. Tuttavia, il consumo di vino è gradualmente diminuito negli anni, scendendo al di sotto del 30% per la prima volta dal 1996.
Ciò che è interessante notare è come le preferenze per i distillati siano cambiate nel corso degli anni. Dal 1992 al 2018, solo il 20% circa dei consumatori li ha indicati come drink preferiti, ma negli ultimi anni questa percentuale è cresciuta e si è stabilizzata intorno al 30%, ponendo gli spirits allo stesso livello del vino in termini di popolarità.
Il sondaggio di Gallup ha anche evidenziato differenze nelle preferenze delle diverse categorie anagrafiche:
- i consumatori tra i 18 ei 34 anni, sembrano preferire birra e spirits,
- gli adulti over-55 prediligono birra e vino.
Una curiosità interessante è che il 62% degli americani consuma alcol, una percentuale in linea con la media storica del 63% registrata da Gallup a partire dal 1939. Tuttavia, è interessante notare che tra il 1974 e l’1981, il consumo di alcol ha raggiunto livelli più elevati, toccando addirittura il 71%.
Gallup ha inoltre rilevato alcune associazioni tra le preferenze legate agli alcolici e vari fattori socio-demografici. Ad esempio, queste tipologie risultano più inclini al consumo di alcol rispetto ai loro coetanei:
- gli adulti di mezza età,
- coloro che hanno redditi più elevati,
- coloro che hanno un’istruzione universitaria,
- coloro che frequentano la chiesa meno di una volta alla settimana.
In conclusione le abitudini di consumo degli americani stanno notevolmente cambiando ma sono relativamente stabili, più di tre consumatori su cinque dichiarano di bere alcolici e circa un consumatore su cinque ammette a volte di eccedere.